11/06/2020

VIALE GRAMSCI, ESERCIZIO SEGUITO CON MASSIMA ATTENZIONE

“Positiva la collaborazione con i cittadini della zona”: l’assessora Ferrari risponde a un’interrogazione di Stella (Sinistra per Modena) su phone center al civico 244

L’esercizio commerciale di viale Gramsci 244, già oggetto di diverse segnalazioni, è seguito con la massima attenzione dall’amministrazione comunale e dalla Polizia locale in particolare, che tra il 20 marzo e il 15 aprile ha effettuato diversi controlli e ricevuto tre richieste di intervento, frutto della collaborazione con i cittadini.  Si continuerà anche in futuro ad attivare ogni azione possibile a tutela della sicurezza pubblica nel rispetto delle norme di riferimento e dei corretti iter procedurali.

È quanto ha sottolineato l’assessora alle Attività economiche Ludovica Carla Ferrari nel Consiglio comunale di giovedì 11 giugno rispondendo all’interrogazione presentata da Vincenzo Walter Stella di Sinistra per Modena. Il consigliere ha chiesto “quali le licenze per cui è autorizzato il negozio, gli orari e la possibilità di poter essere aperto anche in giornate festive come il giorno di Pasqua; se per l’avvio dell’attività siano stati concessi dal Comune incentivi economici legati al Bando sul commercio dell’Area nord di Modena; se il negozio sia stato oggetto di segnalazioni/denunce; se l’attività possa essere in un qualche modo connessa all’offerta di gioco d’azzardo e se sia nell’elenco di quelle autorizzate sull’ultimo dpcm anti Covid-19; quali verifiche l’Amministrazione sia tenuta a svolgere affinché non ci si ritrovi di fronte a concorrenza commerciale sleale e mancato rispetto delle regole”.

L’assessora ha innanzitutto ricordato l’intenso programma di interventi per la riqualificazione e la sicurezza della zona “che prosegue e accompagnerà gli interventi che via via stanno maturando, come la Casa della Salute, il nuovo accesso alla Stazione, la realizzazione del Data Center ormai in fase avanzata, gli interventi tecnologici per la sperimentazione di MASA, gli interventi alla viabilità, al verde pubblico e la scuola innovativa.

Ha quindi spiegato che l’attività in questione, esercitata dalla ditta Sergioco Srl, risulta autorizzata dal dicembre 2018 come phon center ed è pertanto tra quelle che, in virtù del dpcm del 10 aprile, potevano esercitare per garantire il servizio di comunicazione nella fase di emergenza pandemica. Giornate e orari di apertura sono regolati dal Regolamento comunale con apertura non prima delle 7 e chiusura non oltre le 22, chiusura totale il giorno di Pasqua, ma non risultano segnalazioni circa l’apertura dell’attività in tale festività (quando sullo stesso viale è stata sanzionata per questo motivo un altro esercizio). Nei controlli svolti dalla Polizia locale al civico 244 di viale Gramsci non è stata inoltre accertata attività di gioco d’azzardo o di scommessa on line.  

Da sottolineare anche che l’attività non è stata ammessa a finanziamento comunale nell’ambito del Bando per la riqualificazione delle attività economiche e del commercio e non risulta nemmeno abbia fatto richiesta.

“Il bando – ha detto l’assessora - ha invece contribuito a riqualificare ed avviare attività in zona innescando investimenti per quasi 160 mila euro e riportando nuove progettualità nell’area, non solo in viale Gramsci, ma anche nelle vie limitrofe”.

Per quanto riguarda l’attività di verifica e controllo, ha evidenziato che la costante collaborazione tra Istituzioni e cittadini per il presidio e la segnalazione dei problemi, unita a quella tra le forze di polizia locale e statale, consente il rispetto delle regole che assicurano vivibilità e tenuta delle attività economiche.

L’assessora ha quindi ricordato la sinergia tra Polizia locale, Questura e uffici comunali che dopo controlli e conseguenti provvedimenti ha in taluni casi dato luogo anche a presupposti per la revoca delle autorizzazioni di esercizio per motivi di ordine pubblico.

Dopo la trasformazione in interpellanza, Beatrice De Maio (Lega Modena) ha spiegato che: “Durante il lockdown abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, oltre a svariate richieste fatte alle forze dell’ordine, per la presenza di assembramenti. Più in generale, da prima dell’arrivo del Coronavirus nella zona dei due negozi etnici di viale Gramsci è presente una situazione di degrado per la presenza di persone che si ubriacano. I cittadini sono esasperati: servono interventi chiari e definitivi per eliminiare le situazioni indecorose, compreso lo spaccio nei parchi. A maggior ragione oggi i cittadini hanno il diritto di poter vivere in serenità il quartiere”.

Antonio Carpentieri (Pd) ha osservato che “i negozi di viale Gramsci sono stati oggetto, e lo sono tuttora, di numerosi controlli, al punto che durante il lockdown la Polizia locale ha ravvisato diverse irregolarità su assembramenti e mancato rispetto delle distanze che hanno portato la Prefettura, competente per questi provvedimenti, a decidere la chiusura delle attività per diversi giorni. Il nodo cruciale della zona è lo spaccio di stupefacenti, una situazione davvero penalizzante per i residenti: c’è ancora molto da lavorare per risolvere il problema e le indagini spettano alle forze dell’ordine; in parallelo spero che il Comune, anche attraverso la Polizia locale, continui a fare ciò che è di sua competenza e che sta facendo”.

Andrea Giordani (Movimento 5 stelle) ha affermato: “Conosco bene la zona e posso dire che il problema non è la gestione dei negozi di viale Gramsci quanto la presenza, all’esterno dell’attività commerciale, di sbandati a tutte le ore del giorno”.

L’interrogante Stella, ha fatto presente che senza negare le problematiche di viale Gramsci, l’oggetto dell’interrogazione era un’altra: “Non ci vogliamo accanire contro lo specifico esercizio, ma diversi cittadini ci hanno interpellato. In merito all’attività della Polizia locale in viale Gramsci, l’attenzione è elevata e le segnalazioni sfociano in controlli, ma è anche vero che da diversi consiglieri arriva la proposta, già avanzata nella scorsa legislatura, di attivare un presidio fisso che permetterebbe controlli assidui e agirebbe come deterrente”.

In sede di replica l’assessora Ferrari ha anche sottolineato l’importanza delle corrette segnalazioni, cioè “le chiamate alle forze dell’ordine, non certo le denunce sui social che alzano solo lo scontro politico – ha detto - consentono di attivare un processo corretto con un iter definito dalle leggi, che porta a prendere provvedimenti che contribuiscono a far rispettare la legalità”.

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