20/06/2020

SOSTEGNO AGLI STUDENTI COLPITI DAL LOCKDOWN, OK ALL’ODG

Approvata all’unanimità in Consiglio la mozione di Venturelli (Pd): “Sì al fondo regionale per il pagamento degli affitti. Necessario abbassare le tasse degli atenei”

Istituire un fondo regionale per il pagamento degli affitti per gli studenti universitari e attivarsi per la rinegoziazione dei canoni di affitto agevolato, ma anche sollecitare il Parlamento per abbassare le tasse degli atenei e garantire l’accesso agli strumenti informatici per i giovani fuori sede. È l’invito che rivolge all’Amministrazione e alle Camere l’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 18 giugno, da Federica Venturelli per il Pd e sottoscritto anche da Sinistra per Modena e Modena civica. L’Assemblea ha approvato all’unanimità la mozione dopo averla emendata.

Sei sono stati gli emendamenti presentati, tutti approvati con voto unanime. Quattro sono stati depositati da Elisa Rossini di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia: hanno riguardato l’importanza di riprendere le attività in presenza negli atenei per conseguire una formazione completa da un punto di vista tecnico, didattico e umano; la necessità di programmare la ripartenza nel rispetto delle misure di sicurezza; l’obiettivo della piena attuazione del diritto allo studio grazie alla ripresa in presenza; e la sinergia tra il Comune e l’Università di Modena e Reggio Emilia per predisporre il ritorno degli studenti nelle facoltà. Gli altri due emendamenti, presentati dalla proponente Venturelli e da Camilla Scarpa di Sinistra per Modena, hanno fatto riferimento all’istituzione di un piano straordinario di assunzioni per superare la carenza di organico negli atenei e allo sviluppo del progetto “Modena Città universitaria” a favore degli studenti iscritti.

Nella presentazione del documento, la consigliera Venturelli ha ricordato l’accordo tra il Comune, Unimore, la Fondazione San Filippo Neri, la Fondazione Collegio San Carlo e l’agenzia per il diritto allo studio regionale, Er.Go, per ampliare l’offerta di alloggi per studenti fuori sede, che oggi beneficiano di 624 posti letto nelle cinque residenze gestite da Er.Go. Il lockdown rischia tuttavia di ridurre la popolazione universitaria a causa delle difficoltà economiche che sono ricadute sugli studenti lavoratori, che hanno perso l’impiego e hanno dovuto far ritorno a casa, lasciando Modena: “Molti studenti fuori sede e non – ha detto Venturelli – hanno dovuto rinunciare al lavoro e si sono ritrovati a gravare sulle proprie famiglie, alcune già segnate dalla crisi”. Per questo motivo, ha aggiunto la consigliera, “le misure di sostegno economico, così come le borse di studio, sono fondamentali per garantire l’accesso al diritto allo studio” e in quest’ottica occorre “un maggior impegno del Governo”.

L’ordine del giorno invita quindi la giunta ad attivare i tavoli con le associazioni che hanno sottoscritto gli accordi territoriali “per siglare un accordo integrativo sulla rinegoziazione dei canoni di affitto agevolati per chi ha dovuto interrompere lo studio e il lavoro” e, allo stesso tempo, sollecita Unimore ed Er.go affinché costituiscano “un fondo regionale di aiuto per il pagamento del canone di locazione riservato a studenti provenienti da famiglie in crisi economica a causa della pandemia”. Inoltre, sul piano dei trasporti, il documento domanda anche alla Regione di impegnarsi “per prolungare la validità degli abbonamenti di autobus e treni per il trasporto pubblico locale attivati dagli studenti”.

Oltre alle azioni sul piano locale, la mozione impegna l’Amministrazione a inviare il documento al Parlamento, chiedendo di prevedere fondi nazionali per l’affitto degli studenti fuori sede; di aumentare i finanziamenti per le Università; di adeguare le strutture universitarie per consentire il distanziamento negli atenei; di agevolare l’accessibilità agli strumenti informatici per la didattica a distanza; di lavorare, in sinergia con gli atenei, per rimodulare le tasse ancora da pagare; di aumentare il fondo statale per le borse di studio per allargare la platea dei potenziali beneficiari; di innalzare la soglia di accesso della “no tax area”, a supporto delle famiglie che hanno subìto un calo del reddito; di spostare a fine settembre le scadenze sulle borse di studio, consentendo agli studenti di sostenere gli esami anche nell’ultima finestra utile a disposizione; e infine di intavolare una discussione che riveda i criteri di accesso alle lauree.

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