Il programma strategico per la rigenerazione del comparto delle ex Fonderie riunite di Modena è caratterizzato da quattro stralci di interventi che, anche con la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia, consentiranno la realizzazione del Distretto per l’Accelerazione e lo Sviluppo della Tecnologia (Dast) dedicato all’innovazione nel campo delle tecnologie del settore Automotive e, più in generale, per la mobilità sostenibile, con opportunità anche per lo sviluppo di startup.
Dopo il primo stralcio, con l’intervento sulla palazzina che diventerà sede dell’Istituto storico nel cosiddetto “rettangolo del Novecento”, nel secondo e terzo stralcio, nel “quadrato dell’Innovazione”, il recupero delle architetture industriali si svilupperà in fasi successive, man mano che si presenteranno opportunità e occasioni per realizzare uffici e laboratori di ricerca, con spazi flessibili e modulari, dedicati alle tecnologie applicate all’automotive, in stretta connessione con il progetto Masa (Modena automotive smart area), l’Autodromo e le iniziative riferite alla Motor Valley.
Nel quarto e ultimo stralcio si ipotizza, nella zona a est dell’area, la realizzazione di fabbricati residenziali per attività complementari al comparto che sarà completamente pedonalizzato (verranno mantenute solo le funzioni di carico e scarico), collegato alle reti in fibra comunali (Man), dotato di hot spot per il wi fi gratuito e di telecamere collegate al sistema di videosorveglianza cittadino.
Diversamente dal programma del 2009, non è più previsto l’insediamento di attività commerciali o residenziali, se non per funzioni strettamente connesse alle iniziative che verranno sviluppate nell’area.
Nell’intervento è prevista anche la riqualificazione della zona del monumento dedicato ai caduti del 9 gennaio 1950, mentre Hera ha in programma un bando, in collaborazione con il Comune, per realizzare un’iniziativa di street art che inserisca la torre piezometrica nel percorso sulla memoria storica.
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