Il Consiglio comunale di Modena ha approvato la delibera che riordina il regime sanzionatorio amministrativo e pecuniario in materia edilizia e lo adegua al nuovo Regolamento urbanistico edilizio (Rue) approvato a fine 2019.
Nella seduta di mercoledì 13 maggio si sono espressi a favore Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica e M5s, mentre si sono astenuti Lega Modena, Forza Italia e Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia. Il provvedimento definisce i criteri e i parametri di applicazione delle sanzioni pecuniarie e aggiorna il documento che regola le modalità di modulazione e quantificazione delle sanzioni, in particolar modo dove la legge individua solo una sanzione minima e una massima.
“Con la modifica al Rue – ha affermato l’assessora Anna Maria Vandelli presentando la delibera – ci siamo allineati alla disciplina regionale e sono state eliminate alcune categorie di intervento. Con questa delibera, da un punto di vista politico, non facciamo altro che adeguarci al nuovo Rue, fornendo agli uffici e agli operatori strumenti chiari: si rende comprensibile e oggettiva la determinazione della sanzione. Il provvedimento – ha proseguito – va a confermare una misura di grande equilibrio introdotta già prima dell’approvazione del Rue con l’adozione del sistema sanzionatorio. quella che prevede due criteri principali nella determinazione dei provvedimenti: sanzioni crescenti in relazione alla presenza o meno di un vincolo di tipo conservativo sull’immobile e sanzioni differenti a seconda della dimensione degli immobili. In particolare, con il primo criterio all’attenzione per il corretto assetto urbanistico e al rispetto delle regole procedimentali si aggiunge l’interesse legato alla tutela, valorizzazione e conservazione del patrimonio storico-architettonico; con il secondo criterio, invece, si fa in modo che chi commette un abuso su un immobile di grandi dimensioni non venga punito con la stessa sanzione di chi interviene su un immobile di piccole dimensioni, sia in relazione alle dimensioni dell’unità abitativa sia soprattutto della superficie di intervento”.
Sul tema è intervenuto Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle), che ha parlato di “delibera ‘dovuta’, nel senso che ci si adegua agli strumenti normativi” e ha definito ‘essenziale’ “l’attenzione agli edifici vincolati, così come il riferimento al paradigma della dimensione dell’immobile”. Il consigliere ha inoltre sottolineato: “In delibera è stato riportato il tema su cui avevo fatto una puntualizzazione in Commissione, cioè quello di destinare gli eventuali introiti provenienti da sanzioni per nuove costruzioni eseguite senza titolo in difformità all’acquisizione di aree destinate al verde e di attrezzature per questi spazi”.
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