Verificare le condizioni dei controsoffitti e dei solai delle scuole per accertarne lo stato di conservazione e sistemare eventuali criticità. Lo prevede la delibera della giunta del Comune di Modena, approvata su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, con la quale si definiscono le modalità delle indagini diagnostiche in quindici istituti comunali, che potranno partire in estate.
In questa fase l’intervento si concentra su alcune delle strutture meno recenti, proseguendo i lavori svolti negli anni scorsi in altri degli 88 edifici che ospitano sedi scolastiche. Sono state individuate le scuole primarie Sant’Agnese, Buon Pastore, Luther King, Leopardi, Rodari, Saliceto Panaro, Bersani, Montecuccoli, San Geminiano, Don Milani, Pisano, Lanfranco e Marconi; la secondaria Calvino e l’istituto che comprende la primaria Galilei e la scuola d’infanzia Lippi. Il valore complessivo del servizio è di 105 mila euro, finanziati dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca attraverso un decreto che include il Comune di Modena tra gli enti locali destinatari dei contributi.
La delibera attiva l’iter della procedura di gara con la quale sarà individuata un’azienda affidataria. Nel dettaglio, l’impresa dovrà compiere una serie di accertamenti che inizieranno con una ricognizione dei solai e dei controsoffitti con la termocamera a infrarossi, che permette di segnalare infiltrazioni e aree ammalorate. Allo stesso tempo, l’esecuzione di micro-demolizioni servirà a definire le caratteristiche dei materiali. Quindi verrà eseguita la battitura manuale, che, mediante colpi sulle strutture, consente di determinarne la vulnerabilità e lo stato di conservazione. Infine, verrà effettuato il riscontro con metodo sonico strumentale, che rileva eventuali possibili distacchi di intonaco e gli sfondellamenti.
La valutazione della ditta aggiudicataria dovrà produrre una relazione tecnica, corredata da elaborati grafici, che evidenzi eventuali problemi nelle quindici scuole interessate dalle verifiche, fornendo anche agli uffici comunali un’ipotesi di sistemazione dei punti degradati.
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