Streaming e narrazioni online, nei giorni di #iorestoacasa e dell’emergenza sanitaria, anche per le due giornate più significative della Festa della Liberazione: mercoledì 22 aprile, 75° di Modena liberata, come sarà anche per sabato 25 aprile, festa dell’arrivo della democrazia e della libertà con la fine della guerra e la sconfitta del nazifascismo.
Il programma di Modena a cura del Comitato comunale per la storia e le memorie del Novecento mercoledì 22 aprile avrà il suo centro nel Consiglio comunale delle 16, trasmesso in diretta streaming sul sito del Comune (www.comune.modena.it). Il momento di memoria e celebrazione, nel rispetto di tutte le cautele per la sicurezza sanitaria, sarà dedicato alla Liberazione con interventi in programma del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, del presidente del Consiglio Fabio Poggi e di Carlo Smuraglia, presidente emerito dell’Anpi nazionale (in videoconferenza).
Le iniziative della mattinata, sempre nei limiti imposti dalle misure di contenimento della diffusione del virus, dopo la deposizione alle 9.30 di una corona al Famedio del cimitero di San Cataldo, proseguono come da tradizione alle 10 al Sacrario della Ghirlandina e quindi alla lapide a ricordo degli ex internati militari. Alle 10.15 si spostano alla lapide della Medaglia d’Oro alla Città di Modena in cima allo scalone del Palazzo comunale in piazza Grande; alle 10.30 circa sarà infine deposta una corona alla lapide in ricordo di Mario Allegretti, medaglia d’oro al valor militare, nell’atrio dell’Ateneo in via Università 4.
Sempre il 22 aprile sulla pagina facebook.com/istituto.modena, sul sito (www.istitutostorico.com) e sul canale YouTube dell’Istituto storico, anziché nei luoghi fisici, sarà possibile seguire un palinsesto di documentari e video-racconti su aspetti inediti della guerra e della Resistenza nel modenese (sul cimitero per americani e tedeschi di Mirandola nel video-racconto di Fabio Montella, sui partigiani della Brigata Italia nel documentario di Giulia Bondi), biografie video (Don Enrico Bussetti curato nella Bassa, Mario Bisi, Marco Guidelli Guidi e Marcello Sighinolfi, Sandro Cabassi), racconti d'animazione per i più piccoli ("Raccontare le storie" dall'albo “Gina Cammina” di Antonella Toffolo), historytelling ("Nel tempo delle scelte" con Giovanni Taurasi, Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti dei Tupamaros), presentazioni di libri (“L'angelo di Monaco” di Fabiano Massimi, “Storia della Resistenza” di Marcello Flores) e altri appuntamenti. Si incomincia alle 10 con “Parole che resistono”, a partire da “Ultime lettere dei condannati a morte della Resistenza, a cura di studenti e studentesse dell’Ipsia Corni di Modena.
Sul sito web della rassegna Rivoluzioni (https://rivoluzioni.modena900.it) mercoledì 22 è proposto un altro palinsesto online che parte dalle 11 con “Nel tempo delle scelte (8 settembre 1943 – 2 giugno 1946), Parole immagini e musica di Giovanni Taurasi e i Tupamaros. Alle 15 è la volta di “Il conte e l’operaio che salvarono Modena dai bombardamenti”, foto-racconto di Fabio Montella in collaborazione con Anpi Modena. Alle 17 chiude la programmazione di Rivoluzioni Modena è libera: libera ogni gioia”, testimonianze lette da Donatella Allegro.
Dalle 9.30 è pubblicato online il palinsesto di biografie e storie a cura del Centro documentazione donna. Tre i documenti disponibili: “Gina Borellini, Medaglia d’oro al valor militare”, la storia della partigiana ‘Kira’ che da mondina diventa onorevole raccontata nel libro di Caterina Liotti e Mariagiulia Sandonà “Un paltò per l’onorevole”, nel docufilm di Francesco Zarzana “Vorrei dire ai giovani” e nel podcast di Liotti per Wikiradio Rai Radio 3 (www.cddonna.it/gina-borellini); “Gabriella Degli Esposti. medaglia d’oro al valor militare” è invece la storia della partigiana ‘Balella’ trucidata per aver lottato per la libertà raccontata nel podcast di Caterina Liotti per Wikiradio Rai Radio 3 (www.cddonna.it/gabriella-degli-esposti); infine, “Stupri di guerra: le marocchinate”, brano tratto dalla lettura spettacolo “Di quale forza armate. La violenza di genere nei conflitti dall'antichità ad oggi” di Patrizia Comitardi, in collaborazione con Centro documentazione donna e A Different Eye (www.cddonna.it/stupri-di-guerra-le-marocchinate).
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