Sono calate a Modena le cifre spese nel gioco d’azzardo. Nel 2019, infatti, sono stati giocati alle slot e alle videolottery 23 milioni di euro in meno rispetto al 2018.
In particolare, secondo i dati diffusi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel 2019 in città sono stati giocati 356 milioni 934 mila euro contro i 380 milioni 167 mila euro del 2018. In diminuzione, di 32 milioni di euro, anche il totale provinciale che rimane, però, superiore al miliardo di euro (nel dettaglio, 1 miliardo 48 milioni nel 2019 rispetto a 1 miliardo 80 milioni nel 2018).
“Sono numeri impressionanti – commenta l’assessore alle Politiche per la legalità Andrea Bosi – ma registriamo il dato molto positivo di un calo importante delle cifre giocate l’anno scorso nella nostra città. Un dato che testimonia l’efficacia delle strategie di razionalizzazione e limitazione del gioco d’azzardo avviata dall’Amministrazione dal 2017, prima con la riduzione a sole otto ore al giorno del funzionamento delle slot machine e in seguito con la mappatura dei luoghi sensibili che ha portato al trasferimento e, in diversi casi, alla chiusura di molti locali dedicati esclusivamente al gioco. Rimane comunque – prosegue Bosi – ancora tanto da fare, e per questo continueremo a vigilare sull’applicazione delle norme sulla distanza dai luoghi sensibili e, soprattutto, proseguiremo nell’attività di educazione e formazione rivolta soprattutto ai più giovani”.
I dati, con 1.783 euro giocati all’anno per ogni residente, collocano, infatti, la provincia di Modena all’undicesimo posto in Italia nel 2019 per il “giocato pro capite”, che si ottiene dividendo il totale delle somme giocate per la popolazione maggiorenne residente nel territorio provinciale. E rimane in crescita, secondo le stime del 70 per cento negli ultimi quattro anni, anche il gioco d’azzardo on line che sfugge quasi a ogni tipo di controllo. “Fino al 2018 – spiega Bosi – anche il gioco d’azzardo ‘fisico’ era in crescita come quello on line ma, finalmente, siamo riusciti a segnare un’inversione di tendenza”.
Sono diversi gli strumenti adottati dall’Amministrazione comunale per contrastare il gioco d’azzardo patologico sul territorio modenese a partire, appunto, dall’ordinanza che riduce il funzionamento di slot machine, videopoker e tutte le altre “macchinette” che prevedono vincite in denaro per un per un massimo di otto ore al giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, tutti i giorni, festivi compresi, mentre per il resto della giornata devono essere obbligatoriamente spente. La riduzione dell’orario è in vigore da aprile 2017 e, nello stesso anno, è iniziata la mappatura dei luoghi sensibili, oltre quattrocento in città, che ha portato al trasferimento, o alla chiusura, di oltre venti sale da gioco. Allo stesso tempo, il gioco d’azzardo viene disincentivato anche attraverso l’esclusione dai bandi per la concessione di contributi delle attività economiche che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo e con la promozione del bando per realizzare attività mirate alla riqualificazione e promozione della propria attività libera dal gioco d’azzardo indirizzato ai gestori di pubblici esercizi che hanno già aderito o intendono aderire al marchio “Slot free ER”.
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