10/02/2020

MUZZARELLI, SULLE FOIBE “IL DOVERE DELLA MEMORIA”

Cerimonia al Monumento in pietra carsica di fronte al Tempio per il Giorno del Ricordo

Quella delle foibe, un termine che ha arricchito il catalogo degli orrori del Novecento, è una storia sulla quale “non ci si può dividere” e abbiamo il “dovere politico e morale di tenerne viva la memoria”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli alla celebrazione del Giorno del Ricordo dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, che si è svolta questa mattina, lunedì 10 febbraio, in piazzale Natale Bruni.

 “Quando prevalgono l’odio e la violenza, quando il sentimento di vendetta sostituisce il diritto e la giustizia, quando l’ideologia sovrasta i diritti umani e l’amore per la patria diventa nazionalismo cieco ed egoista, allora – ha aggiunto il sindaco - i carnefici pensano di trovare giustificazione nella loro ferocia e tutti possono diventare vittime”. È anche per questo, secondo Muzzarelli, che è necessario che la memoria di ciò che è avvenuto diventi sempre più un patrimonio condiviso riaffermando i principi di pace, libertà, uguaglianza sui quali è costruita la democrazia: “Abbiamo il dovere di consegnare ai giovani un mondo più giusto”.

La cerimonia, promossa dal Comune insieme all’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, è stata aperta dal vicario generale monsignor Giuliano Gazzetti che ha benedetto il Monumento di pietra carsica intitolato “Ai figli di Istria, di Fiume, di Dalmazia, italiani per stirpe lingua e cultura, martiri in foiba in mare in prigionia, esuli nel mondo per amor di patria”, al quale è stata deposta una corona dall’alloro.

Insieme con il sindaco Muzzarelli e il generale Giampaolo Pani, presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, hanno partecipato alla cerimonia, tra gli altri, il prefetto di Modena Pierluigi Faloni, il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, autorità civili e militari.

Dopo la cerimonia, monsignor Gazzetti ha celebrato la messa nella chiesa monumentale del Tempio dei caduti.

La solennità del Giorno del Ricordo è stata istituita nel 2004, fissandola al 10 febbraio, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel Secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

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