15/02/2020

IL FUTURO È IN EUROPA, LE OPPORTUNITÀ PER I PROSSIMI ANNI

Martedì 18 febbraio a Modena il capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Ue Vito Borrelli interviene sulla programmazione 2021-2027

Quali saranno le opportunità concrete per i Comuni nella programmazione finanziaria dell’Unione europea che si sta definendo? E come ci si può attrezzare per coglierle? Quali strumenti e quali progettualità si possono attivare? Sono alcune delle domande a cui vuole iniziare a rispondere il seminario promosso dal Comune di Modena con il centro Europe Direct in programma martedì 18 febbraio, alle 15, in Galleria Europa (in piazza Grande), con la partecipazione di Vito Borrelli, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

L’appuntamento, dal titolo “Non solo soldi, ma il nostro futuro! Le opportunità dell'Unione europea per il periodo 2021-2027”, è introdotto dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli ed è organizzato nell’ambito del ciclo di attività della Rete modenapuntoeu che si propone, appunto, di rendere gli enti locali e i territori sempre più partecipi delle opportunità offerte dall’Unione europea. Per iscrizioni: www.comune.modena.it/europa.

“Il 2020 rappresenta un anno importante per l’Unione europea: si sta infatti chiudendo la programmazione finanziaria 2014-2020 – spiegano gli organizzatori – e si sta preparando la nuova stagione 2021-2027. I negoziati in corso rappresentano un appuntamento cruciale. Dal futuro bilancio dell’Unione europea dipendono infatti gli strumenti e le politiche per promuovere investimenti, innovazione, sviluppo dei territori e delle città, formazione, opportunità per i giovani, accesso al credito per le PMI, infrastrutture, industria, agricoltura, cultura, turismo, transizione energetica e tutela dell’ambiente. Senza dimenticare il ‘Green Deal’ lanciato dalla Presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen”.

L’iniziativa fa parte del ciclo di attività “Europa e Democrazia – Verso la Conferenza sul futuro dell’Unione europea” ed è promossa in collaborazione Cde - Centro di documentazione e ricerche sull’Unione europea di Unimore, Crise (Centro Ricerche e Indagini Socio-Economiche di Unimore) e Movimento federalista europeo e Gioventù federalista europea di Modena.

 

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