19/02/2020

COMPARTO VIA PESCIA, RIMANGONO LE FORZE DELL’ORDINE

Convenzione con il Ministero scaduta e non rinnovabile. Ma la delibera del Comune garantisce la permanenza alle 22 famiglie e definisce i criteri degli affitti

Non dovranno lasciare l’appartamento in affitto nel comparto Erp di via Pescia a Modena le 22 famiglie dei rappresentanti delle forze dell’ordine per i quali lo scorso anno è scaduta la convenzione del 1997 tra Comune e ministero del Lavoro in base alla quale avevano ottenuto l’assegnazione dell’alloggio. Nonostante non sia stato possibile il rinnovo della convenzione alle stesse condizioni, infatti, il Comune ha stabilito che le famiglie potranno continuare ad abitare negli stessi appartamenti: in 15 casi con il canone Erp, per chi ha i requisiti di reddito per la permanenza nell’Edilizia residenziale pubblica, nelle altre sette situazioni parametrando il canone a quello degli Accordi territoriali.

Lo ha deciso nei giorni scorsi la Giunta comunale approvando una delibera, su proposta dell’assessora al Welfare Roberta Pinelli e dell’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, che prevede appunto la conferma degli obiettivi del programma, finalizzato al contrasto della criminalità, contenuti nella convenzione originaria relativa a 48 alloggi del comparto, 25 dei quali nel frattempo sono stati venduti mentre uno non è occupato.

Un rinnovo della convenzione con il Ministero alle stesse condizioni del 1997 sarebbe stato possibile – come ha spiegato il Dipartimento per le Infrastrutture - solo dichiarando per Modena l’assenza di un fabbisogno di Edilizia residenziale pubblica. Non potendolo fare, si è stabilito che le famiglie in possesso dei requisiti per la permanenza in Erp potranno continuare a occupare i rispettivi alloggi diventando assegnatari, mentre per chi non ha i requisiti ci si avvarrà della norma che consente di “sottrarre” dal patrimonio Erp gli alloggi, sospendendoli e sostituendoli con altri in modo da non ledere i diritti di chi è in graduatoria. In questo modo si può garantire la permanenza delle famiglie negli stessi appartamenti e il canone è calcolato in base a quello previsto dagli Accordi territoriali con un aumento mensile che, a seconda dei casi, varia tra i 120 e i 230 euro. I maggiori introiti saranno destinati al sostegno alla locazione per le famiglie nelle graduatorie Erp.

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