Prenderà il via giovedì 17 dicembre il secondo intervento della cosiddetta “mobilità di emergenza” a Modena, che vedrà la realizzazione di un percorso ciclabile su carreggiata in via Emilia ovest, nel tratto compreso tra largo Porta Sant’Agostino e viale Italia.
L’intervento, che segue quello già realizzato nelle vie Tagliazucchi-Grimelli, partirà con i lavori edili, in particolare con l’adeguamento degli approdi agli incroci, dell’impianto semaforico su viale Berengario e con la creazione di un attraversamento pedonale protetto all’altezza di largo Marco Biagi, oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti sui marciapiedi davanti all’Ottavo campale fino a viale Italia. Per consentire i lavori, che salvo maltempo avranno una durata di 15 giorni, saranno operati restringimenti stradali, in particolare, per chi proviene da viale Tassoni e viale Berengario. A seguire, compatibilmente con le condizioni atmosferiche, si procederà alla realizzazione della segnaletica orizzontale.
Il nuovo percorso ciclabile in via Emilia ovest rientra all’interno del pacchetto di interventi della mobilità d’emergenza post Covid-19 che, in linea con quanto previsto dal Piano urbano della Mobilità sostenibile (Pums 2030) del Comune di Modena, ha l’obiettivo di riconnettere rapidamente pezzi di città, per incentivare modalità di trasporto alternative all’auto nella fase post emergenza sanitaria, in cui quote di domanda si sono spostate dai mezzi di trasporto pubblico a modalità individuali di trasporto. Un ulteriore intervento, che sarà realizzato nel nuovo anno, riguarderà invece strada Morane, nel tratto tra via Sigonio e Salvo d’Acquisto, così come il completamento della trasformazione in zona 30 dell’area di Torrenova. I quattro interventi hanno un costo complessivo di circa 135 mila euro, per un 30 per cento finanziato in proprio dal Comune e per il 70 per cento con finanziamento della Regione Emilia Romagna che, con il progetto ‘Bike to work’ per la III fase del Covid-19, ha assegnato complessivamente a Modena quasi 190 mila euro, da utilizzare per metà in incentivi alla mobilità sostenibile e per metà, appunto, in interventi infrastrutturali.
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