“I nostri sforzi sono finalizzati a mantenere Modena in ‘movimento’, consapevoli che da un territorio di qualità come quello in cui viviamo si può ripartire dopo l’emergenza Covid, con l’obiettivo di costruire un futuro per le prossime generazioni”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli intervenendo, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 2 dicembre, nel dibattito scaturito dalla presentazione del Dup, il Documento unico di programmazione che rappresenta la guida strategica e operativa del Comune in vista della definizione del bilancio e degli altri strumenti di programmazione. La delibera è stata approvata col voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica) e il voto contrario di Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Movimento 5 stelle.
Nel suo intervento, il sindaco ha osservato che “questa Amministrazione affronta il periodo difficile con un impegno raddoppiato: ovvero, dedicandosi sia a rispondere alle nuove necessità fatte emergere dal Covid, sia alla programmazione della città e della società in cui vivremo quando l’emergenza sarà superata, lasciandola poi in eredità ai nostri figli”. Una città europea e internazionale come Modena, ha spiegato Muzzarelli, può uscire dalla crisi “esprimendo le proprie potenzialità anche in relazione alle opportunità offerte dalla Regione, dallo Stato e dall’Unione Europea”, come può accadere intercettando per esempio i fondi previsti dal piano europeo di investimenti “Next Generation Eu”, in vista dei quali il Comune ha già comunicato al Governo l’interesse a proporre iniziative che coinvolgono sei ambiti dello sviluppo della città. Illustrando le diverse azioni messe in campo dall’Ente degli ultimi mesi, dal sostegno alla sanità e al trasporto pubblico locale agli investimenti per la ricerca e le tecnologie, settore in cui si innesta il Data center prossimo all’inaugurazione, il sindaco ha ricordato la vicinanza del mondo dell’economia: “Le imprese, che rappresentano uno dei motori del territorio, sono consapevoli delle prospettive e condividono la visione della città post-Covid. Intanto, in questi mesi il sostegno è stato decisivo per evitare chiusure di imprese e possibili tensioni, anche sociali”.
Aprendo il dibattito per il Movimento 5 stelle, Giovanni Silingardi ha osservato che il Documento unico di programmazione, pur contenendo “propositi positivi”, è “insufficiente”, in particolare in relazione alle scelte compiute per l’adozione di provvedimenti sempre più rispettosi dell’ambiente. “Si dovrebbe parlare di azzeramento del consumo di suolo, non del contenimento. Inoltre, ci aspettavamo un salto di qualità, che non c’è stato, sui temi della città sostenibile. La qualità dell’aria pessima e la necessità di introdurre misure innovative sulla raccolta dei rifiuti ci ricordano che occorre un cambiamento nell’affrontare il tema ambientale”.
Per Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia) il Dup è “avulso dalla realtà legata all’emergenza epidemica: tiene in scarsa considerazione le richieste dei cittadini, mentre accoglie in maniera acritica gli interventi del Governo”. Tra gli esempi citati, quello sul lavoro: “In una situazione di emergenza si è scelto di optare per misure assistenzialiste, senza tutelare il lavoro vero e proprio. Tutelare solo il posto di lavoro significa bloccare la formazione dei lavoratori, la capacità di adattarsi ai mutamenti del mercato e stoppare la possibilità per le aziende di riorganizzare l’attività produttiva”. La consigliera ha poi citato alcuni indirizzi strategici: “Sulla didattica integrata digitale, le lezioni a distanza non sono sufficienti, il Comune attivi modalità didattiche sperimentali e si impegni per agevolare il rientro nelle aule”. Allo stesso modo, sul trasporto pubblico locale “nel Dup si parla di generica ‘competitività’ quando invece il settore ha mostrato criticità a causa del Covid: servono risorse economiche e nuove strategie, non possiamo limitarci a rilevare che l’utilizzo di questi mezzi comporta assembramenti e che quindi non si va a scuola”.
Per Lega Modena, Stefano Prampolini ha paragonato il Dup “a un libro dei sogni”, precisando che in città sono presenti diverse opere incompiute, “dall’ex Amcm alle Fonderie”, e che al manutenzione delle strade “è trascurata”. Per il futuro, secondo il capogruppo è opportuno concentrarsi “sulle imprese, che costituiscono le fondamenta del sistema sociale ed economico”. A questo proposito, ha dichiarato che “oltre ai provvedimenti temporanei previsti dal documento per contrastare l’emergenza, servono investimenti produttivi che consentano di fronteggiare le grandi sfide che aspettano il territorio”. Giovanni Bertoldi ha aggiunto che “la crisi in cui ci ritroviamo oggi è un assaggio delle difficoltà che dovremo sostenere quando la pandemia sarà superata. È indispensabile un salto di qualità che, purtroppo, non si nota all’orizzonte”. Proseguendo nel suo discorso, il consigliere ha sottolineato che “da parte di questa maggioranza vediamo proclami sterili, mentre l’innovazione resta sulla carta e i problemi si ripresentano un anno dopo l’altro”. Bertoldi ha poi citato le statistiche riportate dalla stampa sulla qualità della vita e sulla sicurezza “che indicano un peggioramento sugli indicatori per Modena”.
Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia) ha definito il Dup “un copia-incolla dei contenuti del documento dell’anno scorso. È assente una visione sulla crescita del territorio, mancano una strategia innovativa sul futuro e non è presente nessuna indicazione di investimenti significativi”. Contestando le politiche dell’Ente, il consigliere ha affermato che “dopo l’emergenza Coronavirus affronteremo una situazione di estrema gravità, simile a quella vista nel dopoguerra. Tuttavia il Dup non tiene conto di questo contesto difficile: anzi, il documento è privo di visione e sostanza e si rivela non all’altezza della sfida che Modena dovrà affrontare e vincere”.
Paola Aime (Verdi) ha messo l’accento sull’ambiente, suggerendo innanzi tutto un possibile collegamento con i casi di mortalità per disturbi neurologici e al sistema nervoso, “un fenomeno – ha comunicato – che a Modena risulta tra i più elevati in regione. Bisogna riflettere se questi numeri sono legati alla qualità ambientale, perché l’inquinamento è connesso allo stato di salute”. Aime ha poi detto che “non bastano” i provvedimenti della manovra antismog e né la presenza di zone verdi in città, di cui ha riconosciuta la densità elevata: “L’Amministrazione dovrebbe mettere l’ambiente al centro delle scelte, a partire dall’impulso alla raccolta differenziata”.
Per il Pd, Marco Forghieri ha osservato che “il Dup non è schiacciato sull’emergenza connessa al Covid ma presenta una visione ampia” e ha giudicato “positivamente” le linee di indirizzo contenute nel documento, riconoscendo peraltro “la sfida ulteriore di individuare le risorse economiche necessarie per dare concretezza agli indirizzi definiti”. Secondo il consigliere, infatti, “il documento non si limita a tutelare la situazione esistente, e a sostenere le realtà in difficoltà, ma punta a favorire l’insediamento di nuove attività produttive”, rendendo inoltre “più flessibili i servizi per la comunità, in relazione ai bisogni che cambiano a causa del Covid”. Anche Diego Lenzini ha parlato di “un documento ambizioso che dà seguito agli indirizzi di mandato dell’Amministrazione, pur nella consapevolezza del momento storico in cui si troviamo per via dell’emergenza Coronavirus”. Il Dup, ha rilevato Lenzini, è “coerente con le linee guida sullo sviluppo della città e insiste su temi attuali e in corso, come le scelte di tendere all’azzeramento del consumo di suolo, nonché il potenziamento della raccolta differenziata e del sistema del trasporto pubblico locale”. Per il consigliere, “oggi in aula gli stessi gruppi di minoranza non hanno criticato la sostanza degli obiettivi indicati del documento unico di programmazione, ma ne hanno contestato soltanto le modalità di realizzazione”.
Anche l’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza è intervenuto nel dibattito, richiamando “il principio di realtà che sta alla base delle scelte dell’Amministrazione e che ha sovrinteso anche la definizione del Dup, in particolare in relazione alla situazione sociale aggiornata dopo l’arrivo della pandemia”. L’approvazione del Bilancio di previsione, in marzo, ha seguito la stessa logica, ha aggiunto Cavazza, “perché ci ha permesso di attivare gli investimenti previsti e di sostenere, con la spesa corrente, servizi che hanno consentito anche di dare risposte alle famiglie che, a causa del virus, hanno visto aumentare la fragilità”. Il Dup, dunque, “si innesta nel contesto di una realtà che cambia: Modena è una città in movimento, consapevole dei problemi e delle professionalità, che sa guardare avanti”.
Azioni sul documento