Nei prossimi giorni, non appena le condizioni meteo lo consentiranno, partiranno i lavori per la mobilità di emergenza in via Emilia ovest e, a seguire, su strada Morane.
Lo ha annunciato l’assessora alla Mobilità sostenibile del Comune di Modena Alessandra Filippi, ricordando come invece l’intervento delle vie Tagliazucchi-Grimelli sia già stato realizzato, nella seduta del Consiglio comunale di martedì 1 dicembre in risposta all’interrogazione di Sinistra per Modena sullo stato di avanzamento dei lavori del Piano mobilità d’emergenza 2020. Il consigliere Federico Trianni, illustrando l’istanza, ha ricordato, in particolare, che il Consiglio comunale, nel mese di luglio, contestualmente al via libera al Pums, ha approvato un ordine del giorno sugli interventi urgenti relativi alla mobilità ciclabile anche in relazione all’emergenza sanitaria da Covid 19. Nel documento si chiedeva la realizzazione in breve tempo di quanto previsto dal Piano per la mobilità emergenziale.
L’assessora ha evidenziato che il Decreto Rilancio, entrato in vigore a maggio, ha introdotto nel Codice della strada le ‘corsie ciclabili’, sulle quali il Decreto Semplificazioni e la rispettiva legge di conversione, a settembre, hanno apportato una modifica, limitando a ‘brevi tratti’ la possibilità di utilizzo promiscuo della corsia (modalità indicata con strisce discontinue). “Sulla base delle risorse a disposizione e del nuovo dettato normativo – ha spiegato – sono stati individuati i progetti immediatamente realizzabili, che sono, appunto, la ciclabile delle vie Tagliazucchi/Grimelli, già completata, e quelle di strada Morane, da viale Carlo Sigonio a via Salvo D’Acquisto, e di via Emilia Ovest, da largo Porta Sant’Agostino a viale Italia. Per le altre ciclabili inserite nelle linee di indirizzo del Piano della mobilità d’emergenza, sulla base della nuova normativa, sarà necessaria una rivalutazione e una rivisitazione”.
Filippi ha quindi ricordato che le tre ciclabili di emergenza, insieme al progetto di zona 30 a Torrenova, per un valore di circa 135 mila euro, sono finanziati per 94 mila euro attraverso il contributo regionale per investimenti del progetto ‘Bike to work’. Il Comune ha cofinanziato gli interventi con risorse proprie per ulteriori 40 mila 500 euro circa. “A inizio ottobre – ha aggiunto – i progetti della mobilità d’emergenza sono stati illustrati ai presidenti dei Quartieri interessati e, a fine ottobre, con delibera di Giunta, i lavori e le relative risorse sono stati inseriti all’interno di un accordo quadro in essere per interventi di messa in sicurezza di tratti di piste ciclabili e incroci stradali, così da poter procedere in tempi brevi alla realizzazione”.
Filippi ha inoltre evidenziato che, “a Modena, le ciclabili d’emergenza non sono da considerare solamente come una risposta provvisoria legata all’emergenza sanitaria perché gli interventi individuati, in linea con le azioni previste nel Pums, consentono in molti casi di ricucire tratti di pista ciclabile già esistenti nell’ottica di creare una rete ciclabile sempre più efficiente”.
L’assessora ha infine colto l’occasione per fare un quadro dei lavori in campo da luglio in poi per favorire la ciclabilità e la pedonalità: dai cantieri in corso o in fase di avvio (ciclabile via Montecuccoli; Diagonale; via Finzi, via del Mercato, via Canaletto, via Gerosa, via Toniolo nell’ambito del Piano Periferie; via Emilia est da via Fusco a Fossalta stralcio B; nuovi depositi protetti in piazza Dante e piazza Manzoni), a quelli ultimati (ciclabile Torrazzi, via Emilia est da via Fusco a Fossalta stralcio A). Dai cantieri progettati in attesa di essere finanziati, eventualmente realizzabili con finanziamento Mit da 911 mila euro (ciclabile via Emilia ovest nel tratto all’altezza del parco Ferrari; via Emilia ovest nel tratto Rosmini-Zanfi candidato al Bando Primus; via Nonantolana nel tratto Due Canali-Menotti e nel tratto Torrazzi-Sert; miglioramento dell’accessibilità ciclabile e pedonale al Direzionale Cialdini; miglioramento dell’accessibilità pedonale e ciclabile di piazza Manzoni candidato al Bando Resilienza; zona 30 Corni-Cattaneo; zona 30 De’ Gavasseti; zona 30 Cannizzaro; zona 30 Sacca; area pedonale Sant’Eufemia; area pedonale Gallucci), alle altre iniziative in corso come il progetto “Bike to work” finanziato dal ministero che, dal 26 ottobre, ha visto i primi 500 utenti iniziare a maturare i buoni mobilità.
Nella replica, il consigliere Trianni si è detto soddisfatto della risposta. “Mi auguro – ha aggiunto – che si riesca a intervenire su tutti i tratti che erano stati previsti”.
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