La tragedia della guerra nei Balcani, il genocidio di Srebrenica e il difficile percorso verso la riconciliazione e la pace sono il tema dei due appuntamenti che giovedì 10 e venerdì 11 dicembre, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani, concludono il ciclo di incontri “L’antibarbarie”.
I due eventi, entrambi alle 18, si svolgeranno on line (su Youtube), in osservanza delle misure per prevenire la diffusione del Covid-19, e sono liberamente accessibili a tutti gli interessati.
Giovedì 10 dicembre, sarà trasmesso “Souvenir Srebrenica”, teatro documentario sul massacro avvenuto nella città bosniaca nel luglio 1995. Il documentario è stato girato da Roberta Biagiarelli, autrice e attrice teatrale e maker culturale appassionata di Balcani, con il giornalista Luca Rosini, in occasione del decimo anniversario della strage. Roberta Biagiarelli accompagnerà gli spettatori nella rilettura di quella tragica pagina di storia dopo un’introduzione di Carlo Saletti, storico e regista teatrale. L’iniziativa si potrà seguire in streaming su Youtube (https://youtu.be/Bqi-ywPZryg).
Venerdì 11 dicembre, sempre alle 18, si svolgerà l’incontro “Curare le ferite aperte dalla guerra nei Balcani dopo la violenza”, coordinato da Roberta Biagiarelli, nel quale Paolo Bergamaschi, ex-consigliere presso la Commissione esteri dell’europarlamento, Gianbattista Rigoni Stern, autore del progetto “La transumanza della pace”, e Nadim Arnautovic, testimone originario di Sarajevo, parleranno del difficile percorso di elaborazione e riconciliazione. L’incontro si potrà seguire in streaming su Youtube (https://youtu.be/BFhDDxTNTWo).
Gli incontri si inseriscono nella cornice del progetto “Riparare il mondo: fare memoria per costruire la pace”, reso possibile grazie all'impegno congiunto di una rete formata da Caritas modenese, Movimento Nonviolento, Casa per la Pace Modena, cooperativa sociale Mediando e centro Europe Direct del Comune di Modena.
“L’Antibarbarie” è la nonviolenza, con il suo bagaglio teorico e pratico fondato sul dialogo e sull’ascolto, cornice entro la quale costruire relazioni rispettose e giuste, nei diversi contesti sociali in cui si presentano criticità e conflittualità. È la strada maestra per realizzare incontro, inclusione, condivisione in una società attraversata da preoccupanti lacerazioni, da paure e sentimenti d'odio, frutto in larga misura di disinformazione e pregiudizi.
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