I gruppi consiliari possono effettuare sin da ora le spese per l’attività istituzionale del 2021 per una cifra che può arrivare fino al 60 per cento dello stanziamento economico previsto dal Bilancio di previsione 2020-2022 del Comune di Modena, ovvero 49.800 euro annui complessivi riservati agli otto gruppi che compongono l’Assemblea. Lo stabilisce la delibera, illustrata in aula dal presidente Fabio Poggi, approvata all’unanimità nella seduta di giovedì 5 novembre del Consiglio comunale.
In particolare, il provvedimento permette ai gruppi di impegnare parzialmente la rispettiva quota dei fondi per finanziare servizi pluriennali che comportino l’assunzione di impegni di spesa entro la fine del 2020 – che cominciano quindi quest’anno per proseguire poi nel 2021 – nel rispetto dei limiti economici definiti dalla manovra economica dell’ente e anticipando l’approvazione del prossimo Bilancio.
I fondi possono essere utilizzati esclusivamente per le spese riconducibili alle attività dei gruppi, opportunamente rendicontate, secondo quanto riportato dalla “Disciplina dell’utilizzo delle risorse finanziarie da parte dei gruppi consiliari e procedura di attribuzione dei fondi”. Sono indicate a titolo esemplificativo le spese per la promozione istituzionale del gruppo e per il suo funzionamento; quelle per attività di aggiornamento, studio e documentazione; quelle per la partecipazione a iniziative connesse al ruolo istituzionale del gruppo e quelle per la comunicazione.
Per il 2020, la quota fissa assegnata a ognuno degli otto gruppi consiliari è pari a 3.112,5 euro (per un totale di 24.900 euro, la metà di 49.800 euro). La quota per ciascun consigliere, calcolata suddividendo per 32 la cifra restante di 24.900 euro, ammonta a 778,13 euro. Il gruppo del Pd ha perciò a disposizione 14.784,38 euro; Lega Modena 8.559,38 euro; Movimento 5 stelle e Sinistra per Modena 5.446,88 euro ciascuno. I gruppi di Forza Italia, Verdi, Modena civica e Fratelli d’Italia - Popolo della famiglia usufruiscono di 3.890,63 euro ciascuno.
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