Il piano di sicurezza esterno dell’impianto industriale Scam è stato aggiornato nel 2019 e nelle prossime settimane saranno organizzate le esercitazioni, previste nei mesi scorsi e sospese per la pandemia, che sono necessarie per l’approvazione formale da parte della Prefettura di Modena. Sempre nel 2019, l’azienda ha aggiornato anche il piano di sicurezza interno.
Lo ha annunciato l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi che oggi, giovedì 15 ottobre, ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione di Andrea Giordani (Movimento 5 stelle) sulla pericolosità dell’impianto industriale Scam, unica azienda a Modena che svolge attività a rischio di incidente rilevante. Nell’interrogazione il consigliere chiedeva, appunto, se l’azienda avesse aggiornato il Piano di emergenza esterno che risaliva al 2010, “visto che, per le materie utilizzate e le lavorazioni effettuate, c’è la possibilità che in caso di incidente si sviluppino sostanze pericolose”.
La Scam, che si trova in via Bellaria a Santa Maria di Mugnano, produce e commercializza prodotti per la nutrizione e la difesa vegetale (fertilizzanti e agrofarmaci). Poiché le materie prime e i prodotti finiti presenti nel ciclo di produzione sono costituiti da principi attivi che a temperature elevate possono causare emissioni di prodotti tossici di combustione, ha spiegato l’assessora Filippi, l’azienda è tenuta a redigere un piano di sicurezza per far fronte a eventuali incidenti minimizzandone le conseguenze e garantendo la sicurezza per addetti e cittadini, come previsto dal decreto legislativo 105 del 2015 che si applica alle aziende che, per la presenza di sostanze pericolose, hanno una bassa probabilità di generare incidenti di grande entità.
Il nuovo piano di sicurezza esterno è frutto di un confronto approfondito con tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle eventuali emergenze territoriali ed è stato valutato dal Comitato tecnico regionale, composto da funzionari dei Vigili del fuoco e presieduto da Arpae. Contiene tutte le misure di sicurezza presenti nello stabilimento e le norme comportamentali in caso di incidente. In questo contesto, Scam ha effettuato un intervento, ritenuto indispensabile, di riqualificazione e manutenzione del sistema di allertamento tramite sirene rivolto al territorio circostante e che sarà l’oggetto delle esercitazioni.
In fase di istruttoria, infine, sono state rimodulate, riducendole, le aree circolari attorno allo stabilimento che individuano graduali livelli di rischio alle esposizioni di sostanze dannose e, di conseguenza, indicano limitazioni alla possibilità insediativa, meno stringenti man mano che ci si allontana. Le nuove indicazioni, come previsto dalla normativa, sono state inviate ai settori di Pianificazione territoriale e Edilizia del Comune.
Il piano di sicurezza esterno, proprio per le sue caratteristiche emergenziali, è considerato parte del Piano comunale di Protezione civile in quanto definisce specifiche regole e ruoli per ogni soggetto coinvolto.
Nella replica il consigliere Giordani, ricordando quanto accaduto a Beirut in agosto, ha affermato di aver chiesto aggiornamenti sul piano di sicurezza perché gli incidenti “succedono e sono successi in qualunque posto, anche in Italia”.
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