Integrare le lezioni teoriche universitarie con le competenze e l’esperienza maturata in oltre vent’anni di progettazione europea “sul campo” dall’Ufficio Progetti europei del Comune di Modena.
È l’obiettivo dell’accordo che il Comune di Modena, su proposta dell’assessora all’Europa Anna Maria Lucà, ha stipulato con il gruppo Government and civil society del dipartimento di Management e diritto dell’Università di Tor Vergata, su iniziativa di quest’ultimo, nel contesto del corso di formazione in Esperto in progettazione e gestione di fondi europei attivo nell’ateneo romano.
Nell’ambito dell’accordo l’Ufficio Progetti europei, che ha tra le sue funzioni anche le relazioni internazionali e il coordinamento di progetti complessi, metterà a disposizione del Dipartimento di management le proprie competenze pratiche per realizzare workshop, convegni e docenze sugli strumenti, le tecniche e i metodi di project management per la gestione dei fondi europei; sui modelli organizzativi per progetti nelle organizzazioni beneficiarie di fondi europei; sulle sfide e opportunità offerte dalla nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027. L’accordo prevede, inoltre, la possibilità di attivare per gli studenti anche percorsi di tirocinio non retribuito presso l’Ufficio modenese.
Attivo dal 1996, l’Ufficio Progetti europei del Comune di Modena ha sempre svolto una costante attività di project management su tutte le tipologie di fondi europei di interesse per l’ente. Grazie all’esperienza maturata, oggi svolge anche numerose attività di consulenza ad altri enti locali sul project management e sull’organizzazione degli Uffici Europa, gemellaggi, relazioni internazionali e networking, oltre ad attività che riguardano la cooperazione e la solidarietà internazionale.
Tra le attività che l’Ufficio svilupperà nei prossimi mesi è prevista un’iniziativa di informazione comunicazione sui benefici della politica di coesione e dei fondi strutturali per i territori e i cittadini, con particolare riferimento al bilancio 2020-2027 e al piano per la ripresa “Next generation EU”. L’iniziativa è resa possibile grazie a un contributo di 2.000 euro ottenuti dalla Commissione europea.
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