17/10/2020

CASA, SOSTEGNI PER L’AFFITTO IN EMERGENZA COVID-19

Da lunedì 19 ottobre bando on line per contributi a famiglie fragili e a chi ha visto calare del 20 per cento il proprio reddito. Fondo da 194 mila euro

Più tempo per le rinegoziazioni dei contratti di affitto (il termine in scadenza viene spostato al 15 novembre) e un bando, in pubblicazione da lunedì 19 ottobre, per assegnare contributi diretti, fino a 1.500 euro, a sostegno per chi è in difficoltà nel pagare i canoni di locazione: sia alle famiglie più fragili sia a quelle che a causa del Covid-19 hanno avuto una diminuzione di almeno il 20 per cento del proprio reddito.

Sono i contenuti principali dei provvedimenti a sostegno dell’affitto, con particolare attenzione per gli effetti dell’emergenza sanitaria, approvati nei giorni scorsi dalla giunta del Comune di Modena su proposta dell’assessora al Welfare Roberta Pinelli e di quella all’Urbanistica Anna Maria Vandelli.

Con l’avviso pubblico verranno assegnati contributi per 194 mila euro che si aggiungono a quelli già stanziati nei mesi scorsi grazie alla ripartizione del Fondo regionale (che comprende anche risorse statali) per l’accesso all’abitazione in locazione che ha assegnato a Modena complessivamente 806 mila euro. Oltre a 210 mila euro sono stati destinati alle rinegoziazioni e 402 mila euro per lo scorrimento delle graduatorie (con contributi a 294 famiglie già in lista) e ora il pacchetto si completa con i 194 euro del nuovo avviso pubblico per il quale le domande devono essere presentate entro mercoledì 4 novembre, esclusivamente on line dalla pagina del sito internet del Comune: servizisociali.comune.modena.it. Per presentare la domanda è necessario avere le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale) e un conto corrente bancario.

Il 40 per cento della cifra (78 mila euro) è riservato ai nuclei familiari più fragili con un Isee inferiore ai 3 mila euro: si scorrerà la graduatoria fino a esaurimento delle risorse. Il contributo massimo elargibile è pari a tre mensilità di affitto, per un importo comunque non superiore a 1.500 euro.

Il 60 per cento (116 mila euro), invece, è destinato ai nuclei familiari con un Isee non superiore a 35 mila euro che hanno subito una perdita o una diminuzione di almeno il 20 per cento del reddito a causa degli effetti della pandemia, nei mesi tra marzo e maggio di quest’anno, provocata, per esempio, dalla cessazione di un rapporto di lavoro, dalla cassa integrazione o da una riduzione dell’orario di lavoro, da un calo di attività per liberi professionisti o titolari di un’impresa, da una malattia grave o da un decesso di un componente del nucleo familiare. La situazione deve essere certificata con adeguata documentazione e sono previsti controlli.

Anche in questo caso i contributi verranno erogati in ordine di graduatoria fino a esaurimento delle risorse. Il contributo massimo, che non può essere superiore ai 1.500 euro, è calcolato come percentuale su tre mensilità del canone di locazione in relazione al calo di reddito o di fatturato.

Sono esclusi dal contributo coloro che hanno già ricevuto nel medesimo anno contributi dal Fondo per l’emergenza abitativa, dal Fondo per l’affitto o da quello per morosità incolpevole oppure sono assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, beneficiano del reddito o della pensione di cittadinanza, sono destinatari di un’intimazione di sfratto per morosità o hanno ottenuto contributi per la rinegoziazione dei contratti di locazione.

 

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