08/10/2020

ANZIANI, “PRIMA PIETRA” PER LA NUOVA CRA DI MODENA

Annuncio del sindaco Muzzarelli: “Intitolata a Vittoria ed Ermanno Gorrieri”. Pinelli: “Una struttura ripensata con il Covid-19”. Nuova graduatoria al via

Sarà intitolata a Vittoria ed Ermanno Gorrieri la nuova Casa residenza anziani che sorgerà a Modena nell’area tra via San Faustino e via Padovani e sostituirà l’attuale Cra Ramazzini. Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli con il presidente della cooperativa sociale Domus Assistenza Gaetano De Vinco partecipando, insieme ai rappresentanti della famiglia Gorrieri, alla posa della prima pietra della nuova struttura che verrà realizzata dalla cooperativa modenese, aderente a Confcooperative, con una particolare attenzione alle problematiche sollevate dalla pandemia di Covid-19.

Proprio quest’anno, il 26 novembre, ricorre il centesimo anniversario della nascita di Ermanno Gorrieri, il politico modenese, studioso delle questioni sociali, che dopo l’esperienza nella Resistenza è stato tra i fondatori della Cisl, parlamentare e ministro del Lavoro, ed è scomparso nel 2004. L’anno prima era morta la moglie Vittoria Bucciarelli, anche lei protagonista come staffetta partigiana della Resistenza e poi impegnata nel volontariato cattolico.

La realizzazione della nuova struttura (“un momento importante per tutta la comunità”), avviene sulla base del percorso avviato dal Comune negli anni scorsi proprio per dotare la città di una Cra progettata “per essere innovativa e accogliente”, come ha sottolineato anche l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli partecipando all’iniziativa: “Le Cra sono luoghi pensati per la cura e la tutela della vita, anche se spesso, durante questi mesi, ce ne siamo dimenticati; talvolta si è addirittura sottovalutato lo sforzo di gestori e operatori per la tutela della salute degli anziani loro affidati e per trasformare le strutture senza però stravolgerne l’umanità. Infatti, le Cra sono luoghi pensati per mantenere e sviluppare gli interessi, le abilità residue e le relazioni, arricchendosi anche dell’apporto delle associazioni del territorio. Improvvisamente le strutture hanno invece dovuto chiudersi per proteggere gli ospiti. Il Covid 19 – ha aggiunto Pinelli - ci costringe a ripensare i servizi senza perderne quell'umanità che le deve caratterizzare; dobbiamo affinare le strategie di contenimento del virus senza snaturare la finalità delle Cra: prendersi cura della persona anziana. Occorre potenziare l’assistenza medica qualificata e rinforzare l’integrazione sanitaria sulla scorta di quanto fatto e imparato in questi mesi. Occorre ripensare l’articolazione degli spazi per lavorare a piccoli gruppi, implementare le stanze singole come già si sta facendo (in tutte le strutture ci sono stanze riservate all’isolamento per i nuovi accessi) e lavorare coi gestori alla fidelizzazione del personale. Oggi ci si sta preparando ad affrontare la seconda ondata con timore e preoccupazione, ma sicuramente con maggiori conoscenze, strumenti e alleanze”.

Per l’assessora alle Politiche sociali, quindi, “bisogna, per quanto possiamo, migliorare e potenziare l’assistenza domiciliare e le forme di sostegno a domicilio. La costruzione di un sistema di servizi per gli anziani, infatti, non può prescindere da un’adeguata offerta residenziale, perché non terrebbe conto delle reali esigenze di famiglie e persone bisognose di assistenza sanitaria qualificata e continua. Lo abbiamo detto due anni fa, quando è iniziato l’iter per potenziare l’offerta di posti in Cra, e lo ribadiamo anche in questo momento in cui le liste d’attesa sono praticamente esaurite perché per sei mesi non si sono fatti nuovi inserimenti, nemmeno di sollievo”.

Se da aprile a settembre non sono state raccolte nuove domande, però, ciò non significa che sia venuto meno il bisogno di queste strutture. “Infatti, già ora - spiega Pinelli - sono una cinquantina quelle che saranno esaminate nella Commissione del 13 ottobre e riteniamo che le liste d'attesa si ricomporranno appena superate difficoltà e timori. Ecco perché con lo sguardo al futuro continuiamo a lavorare per l’ampliamento dell’offerta”.

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