Tutelare la qualità della prestazione per gli ospiti, la dignità dei lavoratori e il rispetto dei termini del contratto di servizio. Sono gli obiettivi perseguiti dall’Amministrazione comunale di Modena fin dall’inizio della vertenza contrattuale in atto alla Residenza per anziani di Villa Margherita, ascoltando le istanze di tutti i soggetti coinvolti e operando, nel pieno rispetto delle libertà sindacali, per tenere aperto il dialogo tra le parti.
Lo ha sottolineato l’assessora al Welfare del Comune di Modena Roberta Pinelli rispondendo giovedì 16 gennaio, in Consiglio comunale, all’interrogazione presentata per il Movimento 5 stelle da Enrica Manenti che, in seguito alle notizie sullo sciopero dello scorso dicembre dei dipendenti di Villa Margherita per l’applicazione del contratto nazionale e non del contratto Anaste, ha chiesto se si ritiene accettabile che un’organizzazione accreditata dal Comune “possa tentare di imporre ai lavoratori un contratto definito pirata dalle organizzazioni sindacali”, se le caratteristiche di questi contratti siano congrue con le mansioni delicate e usuranti degli operatori, e “come sia possibile che un’Amministrazione che dichiara di aver cura dei lavoratori e dei soggetti deboli non intervenga in merito”.
L’Amministrazione, ha risposto l’assessora Pinelli, ha sempre cura dei lavoratori, sia quando ne è responsabile direttamente sia quando agisce come committente, “non solo perché ce lo impone, giustamente, la legge ma per nostra convinzione e sensibilità”. Non spetta, però, all’Amministrazione, ha precisato l’assessora, stabilire se un contratto sia “pirata oppure no” poiché si tratta di relazioni sindacali nelle quali, per legge, il Comune non ha alcun titolo per intervenire.
Diverso è il caso, ha aggiunto, di una procedura pubblica per appalto di servizi nella quale il Comune può, e lo ha già fatto in questa consiliatura, scegliere tra le diverse offerte scartando quelle talmente basse da far pensare che il risparmio sia ottenuto sulla pelle dei lavoratori. È la scelta fatta, per esempio, per l’assegnazione dell’appalto per la gestione delle biblioteche comunali sulla quale il Tar ha dato ragione al Comune con la sentenza pubblicata nei giorni scorsi.
Entrando nel merito della vertenza sindacale, l’assessora Pinelli ha ricordato di aver ricevuto sindacati e rappresentanti dei lavoratori già il 12 dicembre. Successivamente ha incontrato anche il proprietario di Villa Margherita che ha comunicato di voler modificare alcune parti del contratto. Il colloquio si era concluso con l’accordo che l’applicazione del nuovo contratto sarebbe stata sospesa per consentire la ripresa della trattativa, decisione ribadita anche lo scorso 12 gennaio e poi discussa al tavolo delle parti di cui, ha detto l’assessora, “ancora non conosciamo l’esito”.
Nel corso degli scioperi, il Comune e l’Azienda Usl, svolgendo le necessarie verifiche, hanno rilevato che erano stati correttamente applicati i protocolli d’intesa sui servizi minimi essenziali che sono stati svolti regolarmente.
L’assessora Pinelli ha sottolineato che resta comunque aperto il problema della mancanza di una legge sulla rappresentanza sindacale che è all’origine dell’accumularsi di molti contratti collettivi nazionali per la medesima categoria. La Regione Emilia Romagna, che a settembre 2019 ha provvisoriamente adeguato le tabelle di rimborso del Fondo sanitario per i contratti rinnovati, ha deciso anche che entro il primo semestre 2020 effettuerà un approfondimento comparativo dei diversi contratti collettivi nazionali di settore riconosciuti che comprende anche la parte normativa e non solo quella tariffaria, e ha previsto l’allargamento del perimetro contrattuale di riferimento per identificare un unico contratto rappresentativo delle diverse attività del settore.
In relazione al rinnovo dell’accreditamento, l’assessora ha spiegato che in base alla legge regionale 4 del 2008, la committenza ha l’obbligo di verificare la regolarità contributiva, previdenziale, assicurativa e di tutti gli adempimenti che il datore di lavoro deve assolvere in riferimento ai rapporti di lavoro dipendente. Inoltre, dal report di verifica dell’organismo tecnico di ambito provinciale (Otap), formato da tre funzionari responsabili di servizi dei Comuni della Provincia, risulta che Villa Margherita soddisfa i requisiti di ogni area di accreditamento: politica e pianificazione strategica, pianificazione operativa, comunicazione, trasparenza e partecipazione, struttura, attrezzature, formazione e sviluppo risorse umane, sistema informativo, processi e procedure, verifica dei risultati e miglioramento. È sulla base della valutazione Otap che il Comune di Modena ha rilasciato l’accreditamento per i prossimi cinque anni.
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