“Auguro a tutti voi di rimanere sempre vigili nel respingere i pericoli del razzismo, dell’antisemitismo, della xenofobia che purtroppo sono ancor oggi vivi e si nascondono fra noi e intorno a noi”.
Con queste parole la senatrice a vita Liliana Segre, cittadina onoraria di Modena, si è rivolta a “tutti i ragazzi e le ragazze e il personale insegnante delle scuole medie della città di Modena” in occasione del Giorno della Memoria che studenti e docenti modenesi si preparano a celebrare con attività ed iniziative. Alla serata “Passi nella memoria” organizzata dalla scuola Marconi, in programma mercoledì 29 gennaio alle 20.30, parteciperà anche l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi.
Non potrà invece essere fisicamente presente in città per parlare di memoria e di Shoah ai ragazzi, invitata dalle scuole Carducci, la senatrice a vita Liliana Segre, che avendo spiegato anche di recente come l’età non le consenta più di recarsi di persona nelle classi in giro per la penisola, ha voluto però portare a tutti i giovani modenesi la propria testimonianza forte e attenta.
“Saluto con vero piacere tutti i ragazzi e le ragazze e il personale insegnante delle scuole medie della città di Modena”, scrive la senatrice in una lettera condivisa dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo 5 con i colleghi degli altri comprensivi cittadini, l’Ufficio scolastico provinciale e l’assessorato all’Istruzione.
“Purtroppo non potrò essere tra voi il 27 gennaio, ma ci tengo vi giungano i sensi della mia vicinanza e partecipazione. Il Giorno della Memoria è importante - scrive Liliana Segre - perché ci spinge a riflettere, ad approfondire la nostra conoscenza della storia, a reagire all’indifferenza. Nessuno più di me è sensibile al tema dell’indifferenza. Quando fu inaugurato il Memoriale della Shoah di Milano chiesi che fosse scolpita a caratteri cubitali proprio la parola “Indifferenza” sul muro del binario 21, quello da cui partivano i vagoni piombati verso i campi di sterminio nazisti. Quando infatti nel 1943 partimmo ammassati in un carro bestiame sentimmo su di noi proprio il vento gelido dell’indifferenza, la lontananza della nostra città e dei nostri concittadini. Indifferenza è quando nessuno ti parla, nessuno ti vede, nessuno ti pensa, nessuno ti aiuta, tutti voltano la testa dall’altra parte. E invece appunto bisogna conoscere, denunciare, reagire”.
“Auguro dunque a tutti voi – conclude la senatrice - una buona Giornata della Memoria e di rimanere sempre vigili nel respingere i pericoli del razzismo, dell’antisemitismo, della xenofobia che purtroppo sono ancor oggi vivi e si nascondono fra noi e intorno a noi. Ricordate sempre l’ammonimento di Primo Levi: attenzione, perché è avvenuto e può avvenire di nuovo.”
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