Cinquantatré sanzioni per violazioni al Codice della strada accertate nel territorio comunale di Modena, tutte non pagate per un importo complessivo di quasi 12mila euro e recapitate all’indirizzo bolognese fittizio di un senza fissa dimora 42enne risultato intestatario di addirittura 78 veicoli. L’uomo è arrivato a possederne fino a 87 e ad essere titolare di una rivendita di auto senza aver neppure presentato denuncia dei redditi; come se non bastasse, percepiva invece il reddito di cittadinanza, che ora dovrà restituire.
A smascherare l’attività anomala del “nullatenente” è stata la Polizia locale di Modena che ha indagato partendo dalla segnalazione di un cittadino. Il titolare di un’attività di zona Madonnina aveva segnalato, infatti, al Comando di via Galilei un’auto con persone sospette aggirarsi nella zona. Dalle prime verifiche effettuate dagli ispettori del Quartiere 4 è emerso che la vettura in questione era intestata a una persona già proprietaria di un’ottantina di veicoli e residente a Bologna, ma a un indirizzo riconducibile ai servizi sociali, perché utilizzato dal comune felsineo per registrare i senza tetto.
Il Nucleo Antievasione Tributi della Polizia locale di Modena ha quindi scoperto la rivendita di autovetture e autoveicoli leggeri intestata al senza tetto, con sede legale e operativa presso la sua stessa residenza virtuale. L’uomo fungeva probabilmente da prestanome; molti veicoli sono privi di assicurazione, non revisionati e solo cinque quelli a cui sono riconducibili le infrazioni accertate a Modena.
Visto che ai fini fiscali l’intestatario risulta nullatenente e data l'incongruenza tra quantità dei veicoli posseduti e le mancate dichiarazione dei redditi, immediata è partita la segnalazione all’Agenzia delle Entrate, ma sono anche continuati gli accertamenti della Polizia locale modenese. Incrociando i dati Inps è emerso che da aprile 2019 il senza tetto percepiva anche 500 euro al mese di reddito di cittadinanza.
Il 42enne è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Modena in violazione alle norme sul diritto di riscossione del reddito di cittadinanza e dovrà restituire i 4mila euro già intascati, mentre sono tuttora in corso ulteriori accertamenti sui veicoli a lui intestati.
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