Anche nel 2020, quello cinematografico è tra i linguaggi scelti a Modena per le iniziative dedicate al Giorno della Memoria, riunite in un unico calendario a cura del Comitato comunale per la storia e le memorie del Novecento. E, tra i luoghi indicati nella mappa delle attività in programma, non manca, anche quest’anno, la Sala Truffaut di via Degli Adelardi 4, nel centro storico cittadino. Nella sala d’essai modenese martedì 21 gennaio alle 20.15 si presenta il cortometraggio “Mercurio” di Michele Bernardi, con la partecipazione dell’autore e di Roberto Paganelli della associazione Ottomani. Mercurio è un ragazzino che adora la bicicletta. Un giorno viene fermato dal regime fascista e rinchiuso in un campo di smistamento. Costretto a diventare rapidamente uomo, cercherà, con la sua lotta non armata, di vincere contro l’orrore del Fascismo e ottenere la libertà (ingresso libero con tessera Truffaut, a cura dell’associazione Insolita, con Associazione Circuito Cinema).
Sempre martedì 21 alle 21.15 alla Truffaut, nell’ambito della rassegna “Intolerance. Paure, crisi, cambiamenti” si proietta “1938 Diversi” (Italia 2018) di Giorgio Treves.
Sanzioni, obblighi, espulsioni, umiliazioni, privazioni, fino all’internamento e alla deportazione. Attraverso interventi e testimonianze, tra cui quella di Liliana Segre, Treves ricostruisce il contesto, la genesi e la natura della legislazione antiebraica dalla sua fase d’avvio, alla confluenza tra razzismo coloniale e antisemita, fino ai tardivi risarcimenti da parte della Repubblica (a cura di Circuito Cinema).
Cinema anche in una proiezione per le scuole superiori in programma al Teatro San Carlo alle 9.30 del 27 gennaio, anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz . (l’iniziativa, a cura di Fondazione Collegio San Carlo e Istituto storico di Modena, sarà replicata anche martedì 28 gennaio, sempre alle 9.30). Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo, e Vincenzo Pacillo, docente di Diritto ecclesiastico e canonico a Unimore, introducono “La verità negata” di Mick Jackson (Usa, Regno unito 2016). Il film ricostruisce le vicende legate alla causa per diffamazione intentata dal negazionista David Irving contro la storica Deborah E. Lipstadt, autrice di numerosi studi sull’antisemitismo, sul caso Eichmann e sulla “Soluzione finale”. Uno scontro giudiziario tra chi intende difendere, sulla base di evidenze documentali e argomentazioni coerenti, la realtà della persecuzione e dello sterminio messo in atto dai nazisti contro gli ebrei e chi, come Irving, vorrebbe metterne in discussione la veridicità e storicità per fini ideologici.
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