Domenica 19 gennaio la sezione modenese dell’Associazione nazionale Carabinieri ricorda la ricorrenza della morte del vice brigadiere Celso Viglino, medaglia d’argento al valor militare alla memoria, ferito in un conflitto a fuoco con dei malviventi il 18 gennaio 1947 e morto qualche giorno dopo, il 23 gennaio, proprio a causa di quelle ferite. Alla cerimonia, in programma alle 10 in largo porta Bologna, partecipa il vice sindaco Gianpietro Cavazza.
Alle 10.30 è prevista la deposizione di una corona al monumento in onore dei Carabinieri, poi lo sfilamento del corteo lungo viale Martiri e alle 11 la celebrazione della messa commemorativa nella chiesa di San Pietro.
Originario della provincia di Savona, Celso Viglino si è arruolato nei Carabinieri nel 1930, a 19 anni, e venne destinato a Modena l’anno successivo. Promosso vice brigadiere nel 1943, durante l’occupazione nazista, con la nascita della Repubblica sociale italiana, aderisce alla Resistenza e combatte come partigiano nel 1944 e fino alla Liberazione. L’assassino che lo ferì mortalmente nel conflitto a fuoco che si svolse in via Trento Trieste venne condannato all’ergastolo e ottenne la grazia dopo 25 anni di carcere. Viglino lasciò la moglie e due figli.
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