Fermata in viale Reiter durante un controllo stradale da parte della Polizia municipale di Modena risulta non essere in regola con la copertura assicurativa dell’auto che guida, una Fiat Punto che viene immediatamente sottoposta a sequestro amministrativo. La conducente non è neppure in grado di mostrare agli agenti la patente di guida; agli operatori della Municipale spiega di averla dimenticata e fornisce comunque le sue generalità.
All’indirizzo di Napoli, dove la donna, titolare di patente di guida, risulta risiedere iniziano ad arrivare i verbali che le sono stati notificati sia per la mancata copertura assicurativa che per assenza del documento al seguito, anche maggiorati in quanto non pagati nei tempi previsti. Solo che la donna che abita a quell’indirizzo non ne sa nulla, non era a Modena nei giorni in cui sono state elevate le sanzioni e non è la proprietaria della Punto.
Da accertamenti successivi emerge ben presto l’inganno; la donna fermata e sanzionata a Modena dalla Polizia locale non è lei, bensì la sorella, un’altra donna, quasi coetanea (l’una ha 56 anni, l’altra 59) residente in città che non ha esitato a fornire una falsa identità e che, per altro, non è intestataria di patente di guida perché non l’ha mai conseguita. La donna, questa volta la sorella giusta, viene denunciata penalmente per sostituzione di persona e sanzionata amministrativamente per un importo di oltre 5.100 euro per mancanza della patente di guida e per altri 860 euro per la mancanza della copertura assicurativa.
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