01/02/2019

"SOGNALIB(E)RO / 3 - "PADRI E FIGLI" DEL TEATRO DEI VENTI

Alla finale del Premio, rappresentazione teatrale con attori dal carcere

La seconda parte della serata finale del Premio “Sognalib(e)ro” per le carceri, alle 20.30 di venerdì 8 febbraio al Teatro delle Passioni di via Carlo Sigonio a Modena, darà l’occasione al pubblico di assistere alla rappresentazione di “Padri e Figli / primo studio”, produzione Teatro dei Venti in collaborazione con Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, Casa Circondariale di Modena e Casa di reclusione di Castelfranco Emilia (con sostegno di Regione Emilia-Romagna e contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: il teatro in carcere è sostenuto anche dal Comune di Modena).

In scena, gli attori del carcere con attori e allievi attori del Teatro dei Venti, per la direzione artistica e regia di Stefano Tè, allestimento e costumi Teatro dei Venti, drammaturgia di Vittorio Continelli e Stefano Tè, Sound di Domenico Pizzulo.

“Il rapporto tra Padri e Figli è complesso: ci accompagna per l’intera esistenza – spiega la presentazione della nuova produzione del Teatro dei Venti - ci vede interpretare entrambi i ruoli a seconda delle fasi e delle età della vita e ci riguarda nel profondo. Punto focale della ricerca è stato da subito il rapporto tra Eredità e Identità: Eredità che si riceve o che si tramanda e identità da affermare.

Abbiamo lavorato su alcuni testi che potessero fare da guida al lavoro, scegliendo di tenere con noi due storie in particolare, due grandi storie che contengono molti degli elementi su cui abbiamo ragionato: la storia di Cristo raccontata nei Vangeli (tsia quelli canonici che quelli apocrifi) e Le avventure di Pinocchio di Collodi. In entrambi i casi i temi dell’eredità e dell’affermazione della propria identità nel mondo sono centrali. Abbiamo usato le vicende di Cristo e di Pinocchio come materiali di lavoro da tenere sullo sfondo. Prendendo alcune delle immagini in esse contenute ed elaborandole in scena, le abbiamo sganciate dal punto di partenza per dare inizio a una nuova storia, indipendente e autonoma. Nasce così – spiegano gli autori - un’indagine, fortemente radicata nella nostra cultura, che guarda ai complessi rapporti che intercorrono tra Padri e Figli nella nostra storia; tra madri, padri e figli; tra maschile e femminile; tra generazioni che si confrontano talvolta in modo aspro e violento. Da un lato l’eredità di un mondo che è stato, dall’altro la necessità di costruirne uno nuovo attraverso l’affermazione della propria identità”.

Il Teatro dei Venti organizza dal 2006 un laboratorio teatrale nella Casa di reclusione di Castelfranco Emilia. Nel 2007 i partecipanti al progetto sono giunti in finale al Premio Scenario per Ustica, con lo spettacolo Frammenti. Nel 2009 la compagnia è tra i soci fondatori del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, nato per mettere in rete esperienze di teatro carcere esistenti in regione.

Dal 2014 ha attivato due laboratori teatrali nella Casa circondariale di Modena in collaborazione con il Comune di Modena. Nel 2016 ha debuttato lo spettacolo “Angeli e Demoni”, nato da un articolato progetto di residenze artistiche nelle quali attori-detenuti, allievi e attori della compagnia hanno lavorato sulla Gerusalemme Liberata di Tasso. Nel biennio 2016-2018 ha lavorato sul progetto Ubu Re, a partire dall’opera di Alfred Jarry, con il debutto dello spettacolo omonimo con attori professionisti e attori detenuti. Nel 2018 partecipa al progetto “Per aspera ad astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” un progetto sperimentale finanziato da ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa e coordinato da Carte Blanche / Compagnia della Fortezza.

Il Premio “Sognalib(e)ro” è promosso dal Comune di Modena con Direzione generale del Ministero della Giustizia - Dipartimento amministrazione penitenziaria, Giunti editore, e con il sostegno di BPER Banca.

La serata dell’8 febbraio, inizio 20.30, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

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