“La nostra riconoscenza e un riconoscimento meritato per la passione, la competenza e i sacrifici che avete saputo mettere nel vostro lavoro, contribuendo al bene collettivo, dell’azienda e della famiglia”. Lo ha espresso il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, insieme al presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, in occasione della premiazione in Municipio, lunedì 11 novembre, dei nuovi Maestri del lavoro modenesi che sono stati insigniti della “Stella al Merito” nel 2019 da parte del Presidente della Repubblica.
Dopo aver sottolineato il valore del lavoro e i problemi creati dalla crisi economica, il sindaco Muzzarelli ha evidenziato come sia una caratteristica tipica della nostra regione quella di “reagire insieme alle difficoltà”. Modena e l’Emilia Romagna stanno dando un grande contributo alla ripresa economica, ha proseguito, “e i suoi cittadini si distinguono per la grande dedizione al lavoro, l’orgoglio di voler arrivare ai vertici e il talento nel trovare nuove soluzioni”. Il sindaco ha, quindi, nuovamente ringraziato i Maestri del lavoro “per ciò che avete fatto per le vostre aziende, per il nostro territorio e per l’esempio che date”.
I nuovi maestri del lavoro sono nove: Emilio Annovi di Modena (Bper Banca spa), Maria Adele Borciani di Carpi (Lamco srl), Alberto Cavazzuti di Formigine (Cnh Industrial), Marco Lugli di Medolla (Mantovanibenne srl), Claudio Malmusi di Spilamberto (Tecnoelettra impianti srl), Giuseppe Manfredini di Maranello (Ferrari spa), Maurizio Morgillo di Modena (Bper Banca spa), Andrea Scopel di Modena (Automobili Lamborghini spa), Patrizio Trombin di Modena (Wamgroup spa), rappresentato dal figlio.
Agli otto uomini è stata consegnata una medaglia con lo stemma del Comune di Modena con il proprio nome inciso, all’unica donna invece una medaglia della Bonissima in argento, sempre con il nome inciso. Alla cerimonia hanno partecipato anche i referenti delle ditte di appartenenza, oltre al consiglio provinciale della Federazione maestri del lavoro presieduto dal console William Bellini, con il vice console Gianni Ognibene.
La decorazione del Presidente della Repubblica è concessa a coloro che, superati i 50 anni e prestata un’attività lavorativa per almeno 25, si siano distinti per perizia, laboriosità e buona condotta morale.
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