Si intitola “La città del Novecento tra storia e futuro. Patrimonio architettonico e cultura urbana nella trasformazione della città” il convegno che si svolge venerdì 15 novembre dalle 9 (chiusura lavori alle 13.30) al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, in via San Carlo 5, nel centro storico di Modena.
Organizza l’Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune di Modena, con Ibc (Istituto beni artistici, culturali e naturali) della Regione Emilia – Romagna e il sostegno della Fondazione di Modena, con la collaborazione di Ordine degli architetti della provincia di Modena (media partner “Abitare”).
Il convegno nasce dall’esperienza ventennale del progetto Città Sostenibili del l’Ufficio storia urbana e dal lavoro dell’Ibc Emilia-Romagna per mettere a fuoco strumenti e strategie utili a un confronto sugli aspetti culturali dei processi che vanno ridisegnando la città futura, e per una partecipazione informata dei cittadini.
Al centro dei lavori, i percorsi e le iniziative culturali sul patrimonio architettonico e urbanistico della città del ‘900, dove la grande espansione urbana ha prodotto contraddizioni e opportunità, figlie dello sviluppo economico e sociale di comunità in rapida trasformazione. Il patrimonio di edifici e contesti urbani è da tempo, in Italia e in Europa, oggetto di ripensamenti, recuperi e trasformazioni spesso radicali dei tessuti urbani. Altrove maturano esperienze di rigenerazione parziale e di riuso di edifici e aree dismesse. Processi complessi e non lineari che richiedono nuovi strumenti culturali a partire dal censimento dei patrimoni e dalla conoscenza della loro qualità urbana, sociale e culturale.
L’appuntamento di venerdì 15, aperto a tutti, è suddiviso in tre sessioni. Nella prima - dopo i saluti di Gian Carlo Muzzarelli, sindaco di Modena, e di Roberto Balzani, presidente dell’Ibc - si partirà dalla relazione “Per una cultura della città costruita”, di Carlo Olmo, storico della città e professore emerito al Politecnico di Torino. A seguire, Vanni Bulgarelli e Catia Mazzeri, per l’Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune di Modena, parleranno di “Le città sostenibili: un progetto culturale di ricerca e informazione”. Chiude la prima sessione “Censimenti delle architetture del ‘900 e oltre”, di Matteo Sintini, storico dell’architettura e funzionario del ministero per i Beni artistici culturali e per il turismo (Mibact).
Alle 11.15 circa ha inizio la seconda sessione, che consiste in un confronto a più voci condotto da Silvia Botti, direttore di “Abitare”, sul tema “Cultura urbana nella trasformazione della città del Novecento”. Partecipano Luca Biancucci, direttore del Consorzio attività produttive aree e servizi; Federica Rocchi, presidente di associazione Amigdala; Giulio Orsini, presidente dell’Archivio Architetto Cesare Leonardi; Giuliano Barbolini, presidente di Emilia Romagna Teatro Fondazione; Giacomo Pedini, docente all’Università di Bologna; Anna Allesina, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Modena; Maria Sergio, dirigente del Settore pianificazione territoriale rigenerazione urbana del Comune di Modena; Catia Mazzeri, responsabile dell’Ufficio ricerche e documentazione storia urbana.
La terza sessione del convegno (inizio previsto alle 12.30 circa) si intitola “La città del Novecento e il suo futuro” e consiste in un dialogo, coordinato da Laura Moro, direttore Ibc, tra Antonio Calafati, professore di studi urbani all’Accademia di Mendrisio e Simone Ombuen, professore di urbanistica all’Università Roma 3.
Si rilasciano attestati di partecipazione a richiesta e si assegnano quattro crediti formativi per gli architetti. Si possono richiedere per motivi di studio e ricerca i volumi pubblicati sul tema dall’Ufficio Storia urbana.
Informazioni sul sito internet (www.cittasostenibile.it) o al tel. 059 2033876.
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