Favorire i processi di rigenerazione urbana, migliorare la qualità delle costruzioni e i parametri ecologico-ambientali, sviluppare la mobilità sostenibile. Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Rue del Comune di Modena, il Regolamento urbanistico edilizio che il Consiglio comunale ha approvato definitivamente nella seduta di giovedì 7 novembre.
Il documento, il cui aggiornamento rispetto al testo del 2003 è stato previsto nel percorso per la definizione del nuovo Piano urbanistico generale (Pug), era stato adottato in aprile, dal precedente Consiglio comunale, e dopo la fase delle osservazioni (36 quelle presentate per, complessivamente, 103 diverse istanze) il nuovo Consiglio ha approvato, senza voti contrari, le controdeduzioni (69 le istanze accolte totalmente o parzialmente) dando l’ok definitivo al testo con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena solidale) e l’astensione di tutti gli altri gruppi: Movimento 5 stelle, Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.
Illustrando il provvedimento, l’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli ha ricordato che con il nuovo regolamento si sono anche aggiornate le norme tecniche di attuazione, allineandole alle normative che negli ultimi anni hanno profondamento modificato il quadro della materia edilizia, si sono eliminate incongruenze e sono state coordinate previsioni di propria competenza con le disposizioni sovraordinate e sopravvenute, così come sono state recepite le esigenze di semplificazione avanzate da tutti gli operatori del settore. “Anche nelle controdeduzioni, accogliendo gran parte delle osservazioni pertinenti presentate, si è cercato di rispondere a queste richieste di semplificazione – ha sottolineato Vandelli – garantendo comunque la priorità dei processi di rigenerazione urbanistica, quell’impronta che svilupperemo ulteriormente con il Pug, a partire dalle prescrizioni sulle dotazioni di verde negli interventi edilizi, sulle richieste di permeabilità dei suoli, sulle dotazioni necessarie per garantire lo sviluppo della mobilità sostenibile”.
Approvato anche un emendamento proposto dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli per correggere alcuni errori materiali presenti nel testo della delibera e in alcuni articoli relativi alle aree soggette a disciplina confermativa (era stata indicata erroneamente come riferimento la superficie accessoria invece della superficie utile) e alle dotazioni di parcheggio “riservate” per i privati, dove erano state invertite le percentuali riferite ai posti per disabili (50 per cento) e alle quote rosa (25 per cento).
Nel dibattito, il sindaco Muzzarelli ha poi sottolineato l’importanza del provvedimento e la coerenza con gli impegni assunti: “La prospettiva – ha ricordato – è la riforma dell’urbanistica modenese all’insegna di uno sviluppo sostenibile. Dopo la delibera sugli oneri, con le riduzioni per i processi di rigenerazione urbana, ora con il Rue, inserito anche nel Patto per una Modena “Competitiva, sostenibile e solidale” che stiamo definendo, facciamo un altro passo del percorso che ci porterà a febbraio 2020 ad aprire la conferenza di servizio del Pug. Sul Piano urbanistico generale, così come sul Pums, ci confronteremo con la città per vincere insieme la sfida della rigenerazione urbana e della sostenibilità”.
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