Le sollecitazioni alle quali viene sopposta la struttura del Data Center con l’utilizzo della vibrodina, a cura della società Giancarlo Maselli srl, consentiranno di valutare la risposta dinamica dell’edificio e quindi a validare i calcoli strutturali realizzati in fase progettuale e già confermati dalle prove di carico statico. La macchina vibrante, infatti, è in grado di simulare una forza di particolare frequenza ed ampiezza, mentre la risposta della struttura viene misurata con accelerometri, piccoli sensori fissati in aree diverse del fabbricato.
Questo tipo di prove è particolarmente significativo per la funzione che svolgerà il Data Center Modena Innovation Hub fornendo servizi di “disaster recovery” per i Ced di enti pubblici e soggetti privati. La struttura sorge al centro dell’area del progetto Masa (il Modena automotive smart area), circa un chilometro quadrato del quartiere del Progetto Periferie dove verranno sviluppate e sperimentate le più moderne tecnologie in materia di Smart city. Con il Data Center, all’insegna della più alta efficienza energetica, verranno erogati anche servizi Ict ad alto valore aggiunto, si garantirà un miglioramento della capacità computazionale e saranno presenti spazi per l’innovazione, il coworking e la contaminazione di idee tra i diversi soggetti che vi faranno riferimento, oltre a candidarsi come polo strategico nazionale Agid (Agenzia per l’Italia digitale).
L’edificio sarà caratterizzato da volumi semplici, grandi vetrate, lastre di fibrocemento antracite e cemento armato bianco a vista per l’esterno, e materiali di finitura e colore diverso a seconda della destinazione d’uso delle zone. Particolare attenzione sarà riservata ai sistemi di raffrescamento, con impianti specifici dedicati per le sale server e pareti ventilate, mentre sulla copertura troveranno posto i di pannelli fotovoltaici e unità di trattamento aria.
La Cyber Security Academy per la formazione sulla sicurezza informatica troverà spazio al piano terra e sarà accessibile da due accessi laterali riservati, mentre al primo piano avranno collocazione la sala server e la “control room”, spazi che saranno riservati agli operatori, con accesso controllato anche da sistemi di sicurezza elettronici. Nell’edificio anche una sala conferenze, un blocco servizi e, nel retro, una grande sala open space per attività formative e di ricerca. A completamento della struttura anche una zona dedicata a tutte le tecnologie e le forniture necessarie al suo funzionamento.
L’edificio sarà caratterizzato da un sistema a pilastri, travi e solaio bidirezionale tra open-space e sala server, mentre sono previsti pilastri, travi e solai tradizionali per la parte restante del fabbricato.
Nell’ambito dell’intervento, è prevista anche la sistemazione dell’area esterna adiacente, mentre lo spazio antistante destinato a piazza e spazio di connettività tra le varie funzioni dedicate alla cultura e alla formazione (Polo scolastico Marconi, Palazzina Pucci e la futura scuola innovativa), dove è in programma anche l’installazione di telecamere di videosorveglianza, rientra all’interno del progetto in programma di riqualificazione del sistema della mobilità ciclopedonale e interventi per la sicurezza.
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