06/09/2018

VACCINAZIONI, CAVAZZA: OK CHIAREZZA, NOSTRO ITER CORRETTO

“Il dietrofront del Governo, dove ancora permangono ambiguità, conferma che a livello locale ci siamo mossi nel modo giusto, sulla scorta delle decisioni regionali”

“Con il nuovo emendamento presentato alla Camera sull’obbligatorietà delle vaccinazioni il Governo inizia finalmente a fare chiarezza; inoltre, questo dietrofront conferma la correttezza delle azioni che abbiamo messo in campo a livello locale, sulla scorta delle deliberazioni della Regione e nel rispetto della tutela della privacy, ponendo sempre al centro la salute del minore”.

Lo afferma l’assessore alla Scuola del Comune di Modena Gianpietro Cavazza sottolineando anche le ambiguità che ancora permangano: “Non è stata ritirata la circolare di luglio dei ministri della Salute e dell’Istruzione in cui si ammetteva la possibilità dell’autocertificazione. E il nuovo emendamento nato per abrogare l’emendamento al Milleproroghe che faceva slittare all’anno prossimo le sanzioni per chi non ottempera all’obbligo vaccinale, deve ancora essere approvato. Insomma l’attuale Governo è riuscito davvero nell’operazione di generare una gran confusione. Nella migliore delle ipotesi, dopo emendamenti e circolari contraddittorie, sarà ritornato al punto in cui eravamo già un anno fa. Intanto però è stato complicato il lavoro di uffici scolastici ed aziende sanitarie, ma soprattutto sono state seminate preoccupazioni e paure nelle famiglie in un ambito, quello della salute, che richiede serietà e rigore, rischiando anche di alimentare una certa diffidenza nella scienza, come ha sottolineato il presidente Mattarella.

A Modena facciamo il possibile perché tutti i bambini possano frequentare la scuola e i servizi educativi, ma come comunità la nostra prima preoccupazione deve essere tutelare i più fragili, quelli che non possono vaccinarsi. Come abbiamo già ribadito, per frequentare i nidi e le scuole d’infanzia del Comune (e per accedere ai posti nelle strutture convenzionate con il Comune) occorre aver regolarizzato la propria posizione in materia vaccinale o poter dimostrare di apprestarsi a farlo. In caso contrario, saranno avviate le procedure di sospensione”.

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