Il Bar Arcobaleno, un punto di ristoro oltre che di riferimento per i frequentatori del parco XXII Aprile, sarà il primo luogo in città contraddistinto dal marchio “Punto città sociale e sicura”. Il logo intende valorizzare la partecipazione dei cittadini e dei volontari per una comunità coesa, individuando una serie di luoghi dove, con il sostegno delle istituzioni, la presenza di pezzi della società civile è determinante per il presidio e la vivibilità del territorio, per fare insieme sicurezza.
È il caso appunto del Bar Arcobaleno presso cui, oltre ai volontari che fanno capo alla cooperativa sociale il Megafono, convergono i volontari dell’associazione Narxis che partecipa al progetto Sicurezza e da anni è attiva in zona.
Il secondo dei punti “Città sociale e sicura” sarà il chiosco situato di fronte al Tempio nei pressi dell’ex cinema Principe, di cui l’Amministrazione comunale è tornata proprietaria e in cui troverà casa un progetto di presidio e vicinato coordinato dalla Polizia municipale, che sarà presentato a fine mese. A presidiare il punto saranno i volontari della Croce blu che coordineranno anche altri volontari tra i quali l’associazione via Piave e dintorni.
Lo spirito con cui nasce è lo stesso che anima gli ormai oltre 300 Volontari della Sicurezza e le centinaia di cittadini attivi nel Controllo di Vicinato: la rete in meno di due anni ha visto costituirsi 38 gruppi che coinvolgono complessivamente oltre mille persone le quali, nel fare fronte comune contro i reati predatori, hanno prima di tutto rinsaldato rapporti di vicinato e solidarietà.
Da parte sua l’Amministrazione comunale conferma anche il potenziamento della videosorveglianza cittadina: se nel 2017 le telecamere collegate alle Sale operative delle Forze dell’Ordine sono arrivate ad essere 196, al termine del 2018 saranno 236. Le prossime saranno installate proprio in via Toniolo, mentre procedono i lavori per connettere piazza Mazzini e via Taglio dove saranno collocati altri occhi elettronici.
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