Oltre una ventina di chilometri di fibra ottica per collegare luoghi pubblici, scuole, frazioni e aree produttive; una rete di 135 punti wifi per navigare liberamente e gratuitamente in città e un sistema di videosorveglianza cittadino costituito da 200 telecamere che entro l’anno diverranno almeno 220. Accanto all’estensione della connettività, presupposto indispensabile per lo sviluppo digitale, negli ultimi anni sono stati introdotti nuovi servizi per privati e aziende, innovativi strumenti di comunicazione (il portale dedicato al turismo www.visitmodena.it, il sito “Modena cittàchecambia”, il nuovo portale del Comune a vent’anni dalla nascita della Rete Civica Monet, il sistema SegnalaMO) e di partecipazione (#chenepensi); si sono triplicati i servizi di prenotazione on-line e la macchina amministrativa ha digitalizzato una grande quantità di documenti. Infine, ma non certo ultimo, rientra nella stessa strategia la diffusione della cultura digitale attraverso progetti e attività di education rivolti a diversi target (bambini, anziani e stranieri) che hanno visto moltiplicarsi i corsi di informatica assistita e l’apertura di luoghi del fare digitale: dalla Palestra digitale di via Barchetta al Fab-lab Modena Makers in R-Nord fino agli Atelier creativi nei dieci Istituti comprensivi (sette attivi, tre in fase di realizzazione).
Sono alcuni degli elementi che caratterizzano lo sviluppo digitale e innovativo intrapreso da Modena a più livelli. La presentazione del festival “#Future Modena 018, in programma dal 28 al 30 settembre”, per l’assessora alla Smart City del Comune di Modena Ludovica Carla Ferrari è stata l’occasione per fare il punto su quanto fatto e sugli sviluppi futuri.
Risale all’agosto del 2014, all’indomani dell’approvazione dell’Agenda digitale locale, il Piano Modena Smart City, successivamente ampliato e aggiornato. Tre, appunto, gli assi su cui si sviluppano le azioni: delle infrastrutture della connettività; dello sviluppo dei servizi al cittadino e della semplificazione; della cultura digitale e dei servizi per turismo e promozione della città.
Accanto ai tre assi si è sviluppata inoltre la Rete dei luoghi dell’innovazione con nodi strategici nel Data Center di prossima realizzazione, nel Laboratorio Aperto del Parco della Creatività al via entro l’anno e nella collaborazione con il Tecnopolo Rete Alta Tecnologia e la Fondazione Democenter con cui si stanno operando strategie per la città produttiva nell’ambito dei motori, dell’Ict e delle biotecnologie.
Rilevante in questo quadro la diffusione della Banda Ultralarga nelle zone del forese (Quattro Ville, Portile-Paganine e in completamento ad Albareto e Marzaglia, prossimamente a Cognento) e il percorso attivato (anche attraverso la realizzazione del Catasto del sottosuolo) per portare la Bul nelle aree produttive.
La Banda Ultralarga, anche attraverso la rete Man del Comune, sta inoltre arrivando in tutte le 37 scuole le scuole elementari e medie della città (oltre una ventina quelle già connesse) e in alcune scuole d’infanzia. Inoltre, in diverse scuole primarie e secondarie di primo grado la diffusione della cultura digitale avviene anche attraverso il progetto CodeItMakeIt che ha inserito nei percorsi didattici curriculari l’uso delle tecnologie digitali e che si intende estendere ulteriormente come previsto dal Protocollo Modena Smart School 2018, anche grazie alla Rete dei Luoghi dell’Innovazione e in collaborazione con il Fei (Future Education Institute del Polo Culturale Sant’Agostino).
Parte delle risorse per l’implementazione di CodeItMakeIt sono per altro ricavate dai risparmi realizzati dalla dematerializzazione degli atti amministrativi comunali (delibere e determine): una delle azioni per la semplificazione della pubblica amministrazione che, in tre anni, ha anche visto raddoppiare le iscrizioni on line ai servizi (nidi, infanzia, centri estivi, servizi scolastici), triplicare gli atti conservati digitalmente e quadruplicare i certificati rilasciati on line. La digitalizzazione ha ricadute in termini di trasparenza e ha portato benefici evidenti non solo ai cittadini, ma anche alle imprese: la fatturazione elettronica ha per esempio consentito di abbassare a 42 giorni i tempi medi di pagamento alle imprese.
L’amministrazione comunale già impegnata nella realizzazione del Pug (Piano urbanistico generale) e del Pums (Piano urbano per la mobilità sostenibile) continua a sviluppare un programma di innovazione urbana e mobilità all’insegna della sostenibilità, del risparmio energetico, della sicurezza delle persone e di un migliore sistema della mobilità. Il programma Masa (Modena Automotive Smart Area) trasforma la città in un laboratorio di innovazione grazie soprattutto all’area del Progetto Periferie infrastrutturata con una rete di sensori e telecamere Iot (Internet of things) potendo anche contare su risorse europee del programma Horizon 2020.
Azioni sul documento