Partire dai banchi di scuola per formare buoni cittadini. È lo slogan che accompagna la proposta di legge di iniziativa popolare per inserire nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla cittadinanza come materia autonoma alla quale ha aderito anche il Comune di Modena.
L’iniziativa è stata proposta all’inizio dell’estate dal Comune di Firenze con il sostegno dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani e ha l’obiettivo di educare al bene comune, alla partecipazione civica, alla legalità e sicurezza. La proposta di legge prevede come strumenti lo studio della Costituzione, di elementi di educazione civica e delle istituzioni dello Stato italiano e dell’Unione europea; l’insegnamento dei diritti umani e dei fondamenti del diritto e del diritto del lavoro; l’educazione digitale (con particolare attenzione all’utilizzo della rete contro l’hate speech, cyber bullismo e fake news) e ambientale, incentivando comportamenti e stili di vita sostenibili, la lotta allo spreco alimentare, la tutela dell’ambiente e degli spazi comuni; l’educazione alla legalità e ai principi e valori della società democratica come i diritti e i doveri, la libertà e i suoi limiti, il principio di uguaglianza, il senso civico, la giustizia. Come nuova materia, l’educazione alla cittadinanza dovrà essere prevista nei piani di studio di entrambi i cicli di istruzione, primaria e secondaria, e avrà, come tutte le altre discipline, una propria valutazione.
La raccolta delle firme per arrivare, entro l’anno, alle cinquantamila necessarie per il deposito in Parlamento è già in corso. I modenesi interessati a sostenere la proposta di legge possono depositare la propria firma all’Ufficio protocollo del Comune, al secondo piano del Palazzo comunale di piazza Grande (in agosto l’ufficio è aperto da lunedì a venerdì mattina dalle 9.30 alle 13, e di lunedì e giovedì anche al pomeriggio dalle 14.30 alle 17; telefono: 059 2032413 o 2032414).
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