Con l’avviso di manifestazione d’interesse ad attuare lo sviluppo di comparti che hanno potenzialità edificatorie negli attuali strumenti urbanistici, tema delle assemblee che si terranno lunedì 9 e giovedì 12 luglio, l’Amministrazione selezionerà gli interventi che potranno essere attuati nella fase di transizione verso l’adeguamento degli strumenti urbanistici alla legge regionale.
La nuova normativa urbanistica regionale, infatti, prevede il contenimento del consumo di suolo entro il 3 per cento del territorio urbanizzato (a Modena circa 120 ettari da qui al 2050 a fronte dei 2800 ettari occupati dal 1961 al 2015) e dà la possibilità ai Comuni, nella fase transitoria, di dare attuazione con tempi e procedure più celeri agli strumenti di pianificazione vigenti attraverso una selezione delle trasformazioni previste.
Tutte le aree F e G i cui accordi di perequazione non sono ancora stati recepiti in variante, con l’avviso, sono state eliminate dalle aree di possibile trasformazione in residenziale e, per quelle che hanno possibilità di sviluppo, si definisce che priorità sarà data alle proposte di interesse pubblico più in linea con i principi di rigenerazione urbana, contenimento del suolo, anche attraverso desigillazioni, e interventi di riqualificazione di aree dismesse o a rischio degrado. Corsia preferenziale, con un occhio di riguardo all’occupazione, anche per le proposte di insediamenti produttivi di carattere non commerciale e, tra i principali criteri di selezione anche la fattibilità economico-finanziaria degli interventi. Le proposte potranno essere presentate fino a venerdì 14 settembre.
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