Considerato uno dei maestri della caricatura internazionale del primo Novecento, Umberto Tirelli è stato in grado di offrire con la sua opera multiforme, ancora largamente sconosciuta, uno sguardo intelligentemente ironico e grottesco della borghesia italiana nel complesso dei suoi aspetti sociali, politici e culturali, in un arco storico che va dalla Belle Epoque alla Grande Guerra, dal Fascismo alla Seconda Guerra Mondiale, alle tensioni internazionali che hanno segnato l'inizio della Guerra Fredda.
Intrecciando grafica, scultura, pittura e scenografia, i diversi linguaggi espressivi hanno conseguito in Tirelli lo scopo di tradurre in forme nuove il “teatro” della vita nella sua universalità di aspetti, offrendo una lettura critica sia del suo tempo e dei suoi protagonisti, delle forme di potere nei suoi aspetti più biechi e delle sfaccettature più nascoste dell'animo umano, in grado ancora oggi di stimolare originali letture del nostro presente.
“Grazie all’accordo con il privato – spiega Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici di Modena - per la prima volta si rende possibile un'indagine completa della vasta produzione di Tirelli, e nello stesso tempo è fattibile progettare una sua divulgazione attraverso un'iniziativa o una serie di eventi accomunati dalla centralità che possiede in essa l'aspetto ‘teatrale’. Una caratteristica che potrà emergere in adeguati adattamenti scenici ed espositivi impostati sul coinvolgimento diretto ed emozionale dello spettatore, al fine di trasmettergli non solo lo spessore artistico dell'opera di Tirelli e l'immagine che offre del suo tempo, ma una vera e propria ‘educazione allo sguardo’ sull'uomo e il suo mondo contemporaneo”.
A Tirelli - già presente in rassegne realizzate dai Musei civici di Modena come “Ghigno e sorriso. Caricature del Novecento a Modena” (2007), “Una risata ci salverà. Modena e la caricatura durante la Grande Guerra” (2014) e “Alessandro Tassoni. Spirito bisquadro” (2015) – si potrà, secondo le prime ipotesi di progetto abbozzate dai Musei, dedicare un evento “allargato” espressamente dedicato, che si presta anche alla creazione di una rete di enti coordinata dai Musei civici. Tra i partner segnalati per una collaborazione al progetto c’è Ert Teatro Nazionale, il cui molteplice sguardo sul Novecento si pone in linea con lo spirito dell'iniziativa, ma anche la Biblioteca Estense, depositaria del Fondo Formiggini, i Musei Civici di Bologna e la Cineteca di Bologna, visto il periodo di attività di Tirelli nel capoluogo regionale, in particolare nella redazione del “Resto del Carlino” dove ha realizzato periodicamente vignette satiriche di politica e di cinema.
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