Il Consiglio comunale chiede una serie di azioni a tutela dei lavoratori del digitale. E lo fa attraverso l’approvazione all’unanimità di due ordini del giorno, uno presentato da Art.1 – Mdp – Per me Modena e illustrato da Marco Malferrari, l’altro presentato dal Pd e illustrato da Federica Venturelli.
Entrambe le mozioni chiedono all’Amministrazione di avviare un confronto all’interno del Tavolo comunale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, sulle nuove forme di lavoro, coinvolgendo le parti sociali interessate (i sindacati, le piattaforme del food delivery operanti nella nostra città e i lavoratori) e di sottoscrivere la “Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano”. Invitano inoltre a sollecitare il nuovo Parlamento ad approvare provvedimenti che riducano la precarietà del lavoro, integrando e adeguando l’attuale legislazione per coloro che lavorano nel variegato mondo dei servizi a richiesta (on demand economy), riconoscendo a questi lavoratori nuovi diritti e maggiori tutele.
La mozione di Art.1 – Mdp – Per me Modena chiede inoltre di “promuovere e tutelare l’uso di strumenti di lavoro (applicazioni, algoritmi, o altri) che i lavoratori del settore dovessero essere in grado e decidere di produrre da loro o di cui gli stessi volessero dotarsi al fine di acquisire l’autonomia necessaria dalle aziende o piattaforme”; di domandare ai membri italiani del Parlamento europeo di “promuovere ogni iniziativa utile finalizzata alla comune adozione, negli stati membri della Comunità europea, della legislazione che assicuri le migliori condizioni ai lavoratori, tra quelle esistenti nei singoli paesi aderenti o nelle realtà locali” e di sollecitare una discussione locale e nazionale tra le diverse Istituzioni, le associazioni di categoria, i sindacati e le Università, “dove si affronti il tema di come rendere quanto prima possibile sostenibili i modelli organizzativi, dettati dall’innovazione tecnologica, per tutti i soggetti coinvolti, dai cittadini e i lavoratori alle imprese, nella consapevolezza della necessità che a tutti i cittadini siano riconosciuti il diritto ad un lavoro dignitoso e le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
La mozione del Pd domanda invece, ancora, “che il Comune di Modena e la Regione Emilia-Romagna possano collaborare con l’obiettivo di ottenere migliori condizioni di lavoro per i riders e, in generale, per tutti i lavoratori impiegati nei settori di forte innovazione” ed esprime l’adesione all’invito del Comune di Milano di creare un tavolo nazionale, presso l'Anci, che affronti e governi il fenomeno delle consegne a domicilio.
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