Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla proposta per il recupero del comparto dell’ex Amcm presentata dal Raggruppamento temporaneo di imprese che ha partecipato alla procedura competitiva con negoziazione intrapresa dall’Amministrazione comunale.
Nella seduta di giovedì 12 luglio, l’Aula infatti ha approvato la delibera che prevede l’autorizzazione al trasferimento della proprietà degli immobili comunali dell’edificio delle ex Officine filovia, della Palazzina di via Carlo Sigonio e delle aree libere con prospetto su viale Buon Pastore e via Peretti a fronte degli interventi relativi agli spazi pubblici previsti. Il documento prevede inoltre la scelta della soluzione per il carico scarico merci della nuova struttura commerciale da via Carlo Sigonio sulla quale, oltre alla Commissione giudicatrice, ha espresso parere positivo anche la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Hanno votato a favore la maggioranza (Pd e Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista - Per me Modena), ad eccezione del consigliere Marco Chincarini di Art.1 – Mdp – Per me Modena che ha votato contro, così come hanno votato contro M5s, FI e Lega nord.
Insieme alla delibera è stato approvato anche un ordine del giorno della maggioranza, illustrato da Diego Lenzini del Pd (a favore maggioranza eccetto Chincarini che si è astenuto, contro M5s, FI e Lega nord) che chiede, tra l’altro, di “definire orari stringenti sul carico/scarico della struttura commerciale del centro di vicinato, sia al fine di evitare gli orari di maggior carico veicolare, sia per evitare che tali attività possano interferire con le proiezioni del cinema estivo”.
Respinta invece (a favore M5s, contro la maggioranza, eccetto Chincarini che si è astenuto, così come si sono astenuti Lega nord e FI) una mozione del M5s, illustrata da Marco Rabboni, che chiedeva di “chiudere il procedimento avviato senza accettare l’offerta della Rti-Cmb” e di “aprire un nuovo procedimento per un intervento di natura esclusivamente pubblicistica volto a procedere con il solo recupero degli edifici già presenti al fine della costituzione di una vera e propria cittadella della cultura e della creatività”, a realizzare la palestra prevista, a implementare la realizzazione di un’agorà e di un’area verde, e a sfruttare tutti gli spazi presenti per ripensare la zona in un’ottica di incentivazione della mobilità dolce e sostenibile. La mozione proponeva di “pianificare l’intervento in funzione delle risorse già disponibili e progressivamente di quelle che si riusciranno ad accantonare, anche attraverso stralci successivi”, cercando inoltre “di reperire a tale scopo fondi regionali, nazionali o internazionali”.
La mozione della maggioranza approvata invita inoltre a fare una approfondita analisi sulle interferenze acustiche e luminose tra area commerciale, cinema estivo e aree residenziali, a “mantenere un dialogo a aperto e costruttivo con i gestori del cinema al fine di poterne capire i bisogni e poterlo quindi valorizzarlo al meglio”, a definire “l’elevata qualità estetica” che dovrà caratterizzare l’area del centro di vicinato che affaccia su via Sigonio”, così come un progetto innovativo per qualità, diversificazione merceologica e servizi dell’esercizio alimentare.
Il documento chiede inoltre di valutare eventuali modifiche all’incrocio Morane/Sigonio per renderlo più sicuro e fruibile, “considerando anche la possibilità di realizzare una rotonda”, di esaminare tutti gli attraversamenti pedonali limitrofi alle scuole vicine (Pascoli, San Carlo e Liceo Sigonio), di rivedere i percorsi ciclabili proposti nei progetti “al fine di renderli lineari a prescindere dai diversi livelli in cui si sviluppano”, e di prevedere spazi/depositi per la bici in affiancamento al servizio di bicicletta a noleggio. Invita poi a prevedere un uso non solo scolastico della palestra in orari complementari, a valorizzare la piazza non solo come passaggio, ma come luogo di incontro e aggregazione, a massimizzare il più possibile le dotazioni di verde pubblico, a verificare in ogni fase del progetto che i dislivelli della piazza non diventino barriere architettoniche, a prevedere edifici ambientalmente sostenibili e ad adoperarsi “affinché l’area, in attesa che tutti i lavori sia portati a termine, sia comunque mantenuta pulita e decorosa”.
Azioni sul documento