Saranno almeno 44 i posti auto che verranno ricavati nel parcheggio da realizzare in piazza Matteotti a Modena nell’edificio che ospitava il cinema Odeon e dove da anni il cantiere, avviato sulla base della concessione edilizia del 2002, è bloccato per problemi economici dei proprietari.
Ora, con una nuova proprietà e alcune modifiche al progetto (niente più palestra e un cambio di destinazione d’uso per un’area del piano terra dove ricavare un piccolo negozio) l’intervento potrà ripartire.
L’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, infatti, ha presentato alla commissione consiliare Seta la delibera per concedere il nulla osta in deroga agli strumenti urbanistici per il nuovo permesso di costruire e il Consiglio comunale, probabilmente questa o la prossima settimana, potrà dare il via libera all’intervento.
Il parcheggio sarà destinato a chi ha già il permesso di accedere alla Ztl del centro storico, quindi residenti e operatori, e i posti potranno essere venduti o dati in locazione, mentre lo spazio commerciale sarà collocato nei locali un tempo adibiti a ingresso del cinema.
L’intervento di riqualificazione edilizia - è spiegato nella delibera - consentirà di eliminare una situazione di degrado in pieno centro storico e di restituire a piazza Matteotti il prospetto di pregio storico e architettonico della facciata dell’edificio, oltre a insediarvi un’attività pienamente compatibile che risponde alle esigenze dei residenti degli operatori. Per il cambio di destinazione d’uso la proprietà dovrà versare un contributo straordinario di 15 mila euro che si aggiunge agli oneri di urbanizzazione e ai costi di costruzione già previsti per il locale commerciale e per il parcheggio multipiano.
L’assessora Vandelli, dopo aver ricordato come la destinazione a parcheggio per gli ex cinema fosse prevista dal Piano per la mobilità del centro storico, ha sottolineato il lavoro svolto dall’Amministrazione comunale per affiancare la nuova proprietà, subentrata dopo le difficoltà economiche del precedente proprietario: “In questo caso, come in tutte le situazioni in cui i cantieri sono bloccati per difficoltà dei privati o per procedure fallimentari, l’obiettivo è cercare di portare a conclusione l’intervento sviluppando un progetto che renda l’operazione di recupero economicamente sostenibile”.
Nel percorso che si è sviluppato nei mesi scorsi, inoltre, l’ipotesi progettuale di sistemazione della facciata dell’edificio è stata sottoposta alla commissione Qualità edilizia per un confronto informale in modo da avere garanzie sul livello della riqualificazione dello spazio pubblico.
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