“Sono due i chioschi autorizzati ad aprire in deroga per la stagione 2018, l’ex El Paseo e l’Habanero e a fine stagione dovranno essere demoliti. Entro l’estate due dei tre operatori dei chioschi dissequestrati (ex Tosco ed ex Elio) daranno il via agli interventi per la realizzazione delle nuove strutture, con termine previsto entro fine anno. Per il terzo, l’ex Bobotti, si procederà con ogni probabilità all’assegnazione attraverso procedura di evidenza pubblica”.
Lo ha ribadito l’assessora all’Urbanistica del Comune di Modena Anna Maria Vandelli nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 4 giugno rispondendo all’interrogazione sulla ripresa delle attività dei chioschi, trasformata in interpellanza, del consigliere Vincenzo Walter Stella, firmata anche da Marco Chincarini (Art.1 – Mdp – Per me Modena). L’assessora ha inoltre confermato l’impegno “a presentare in Consiglio un documento di indirizzo per disciplinare la localizzazione e il procedimento di attuazione degli ulteriori due chioschi che verranno autorizzati”.
Il consigliere Stella ha chiesto in particolare “perché, se il dissequestro delle strutture del parco è stato effettuato a giugno 2017, non si è dato il via libera all’avvio dei lavori prima di marzo 2018? Forse si sarebbe potuto guadagnare una stagione”. Ha quindi domandato “quando potranno attivarsi le due attività ancora in essere per organizzare la stagione 2018, se, a partire dalle prossime stagioni, il Comune possa concedere ai gestori di strutture e attività operanti all’interno del Parco delle Rimembranze, con maggiore anticipo temporale, il benestare ad organizzasi e a ricevere le necessarie autorizzazioni per le attività che intendono svolgere nel Parco, e se dalla prossima stagione 2019, nella speranza che i tre chioschi interessati dai lavori che riprenderanno a settembre siano finalmente ultimati e operativi, potranno continuare ad operare anche i due chioschi attualmente esistenti”.
“Dopo il deposito della sentenza – ha spiegato Vandelli – che presentava una certa complessità e indicava anche strade da seguire nel dispositivo, gli uffici comunali hanno fatto un lavoro di interpretazione della stessa e di aggiornamento rispetto alle modifiche normative per rimettere in ordine tutti gli atti amministrativi da assumere. Tutto questo portando avanti passo passo un dialogo continuo con i tre chioscai, con l’obiettivo di arrivare a riprendere i tre cantieri rimasti congelati. Nel frattempo è stato approvato il bilancio introducendo la voce necessaria per dare un contributo ai tre chioschi di complessivi 70 mila euro, sicuramente marginale rispetto ai costi degli interventi da realizzare. Non si tratta di un indennizzo – precisa Vandelli – in quanto l’Amministrazione rispetto agli atti assunti è risultata non colpevole di alcun illecito. Danni per i privati però ci sono stati sicuramente: gli interventi sono stati interrotti ed è stato necessario riprendere le relazioni con le aziende che dovevano fare gli interventi, alcune delle quali non esistevano più”.
L’assessora ha poi spiegato che per i tre chioschi dissequestrati (Bobotti, ex Tosco ed ex Elio) sono state attivate procedure per la concessione dell’area e l’autorizzazione dell’avvio del cantiere e si è fatto approfondimento con operatori per capire chi era in grado di partire: “Due titolari hanno manifestato l’intenzione di procedere mentre il terzo, Bobotti, ha in corso una azione legale con l’Amministrazione che non consente la concessione dell’area: se non cambierà la situazione si procederà con assegnazione tramite procedura di evidenza pubblica. A questi tre chioschi se ne aggiungeranno altri due, uno dei quali è il Lido Park, in cui l’area sarà oggetto di bonifica per renderla impermealizzata”.
Nel dibattito è intervenuto anche il consigliere Chincarini, che ha evidenziato come “per l’ennesima volta dobbiamo parlare di chioschi; è la prima volta in cui sentiamo un po’ più di chiarezza sulle risposte. Quando potranno iniziare la stagione le attività autorizzate?”, ha domandato. “Si sarebbe dovuti partire un po’ prima, questo ritardo non va bene”. Il consigliere ha poi evidenziato che “Serafini, una volta finita la stagione, non avrà la concessione per ripartire con la propria attività, mentre secondo me dovrebbe essere coinvolto attraverso un dialogo”.
Anche Mario Bussetti del M5s ha detto di non capire “come mai ci siano stati tempi così lunghi dal dissequestro all’autorizzazione all’avvio dei lavori. Chiediamo se abbia influito la revisione dei progetti che, in qualche modo, erano scorretti”.
Nella replica, il consigliere Stella ha definito “esaustiva la risposta per ciò che riguarda il futuro, un po’ meno per le ragioni alla base di tempistiche così lunghe”. Il consigliere ha poi ribadito come “nemmeno alle due attività provvisorie sia stata data autorizzazione con sufficiente tempestività”.
In chiusura di dibattito l’assessora Vandelli ha precisato che “il titolo per la gestione dell’attività di Serafini è decaduto a fine 2013-inizio 2014 a causa del mancato rispetto dei termini dati per l’avvio dei lavori, che era dicembre 2013. Il gestore – ha proseguito – non ha adempiuto a uno degli obblighi previsti e il titolo è decaduto. Ha comunque mantenuto il chiosco e, come gli anni scorsi, l’Amministrazione gli ha concesso l’utilizzo temporaneo in deroga, ma a fine stagione dovrà smantellarlo. Potrà però partecipare al bando sul terzo chiosco, se si conferma l’indisponibilità del gestore del Bobotti e a quelli per gli altri due chioschi di futura realizzazione”. Rispetto ai tempi per le autorizzazioni temporanee, l’assessora ha infine precisato che la richiesta all’apertura dell’Habanero “è arrivata da Serafini non più di 20 giorni fa”.
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