È un percorso tra le opere di grandi autori la passeggiata di architettura in programma sabato 9 giugno, dalle 9.30 alle 12.30 per la quale sono rimasti pochissimi posti liberi. La passeggiata, guidata dallo storico dell’architettura Matteo Stintini, fa parte della quarta edizione degli “Itinerari di architettura del ‘900”, ciclopedonali, promossi dall’ufficio Ricerche e documentazione sulla storia urbana del Comune di Modena, tratti dai due volumi “Città e architetture” e “Città e architetture industriali” (Il Novecento a Modena - Franco Cosimo Panini) pubblicati a cura dell’ufficio.
La passeggiata di architettura sarà replicata il prossimo autunno (per informazioni e nuove iscrizioni: www.cittasostenibile.it; tel 059 2033876).
Il ritrovo per la passeggiata di sabato 9 giugno è il foyer del teatro Storchi, dove si svolgerà una breve introduzione all’itinerario con immagini di disegni e progetti.
Il percorso prenderà avvio da largo Garibaldi con la descrizione del complesso “La Pradella”, realizzato dall'architetto modenese Vinicio Vecchi negli anni '50. A seguire, in piazza Grande, il racconto del progetto di Gio Ponti, tra i più importanti architetti italiani del Novecento, per la sede della ex Cassa di risparmio di Modena. L’'itinerario prevede poi l’illustrazione della stazione autolinee e dell’istituto tecnico “Fermo Corni” realizzati da Alberto Mario Pucci, architetto e ingegnere di formazione milanese che nel ruolo di pianificatore e amministratore ridisegna radicalmente l’identità modenese del primo decennio del secondo dopoguerra. Il valore sociale e il linguaggio “alto” dell’architettura verranno proposti con la visita al Parco Ferrari, realizzato su progetto preliminare di Sir Geoffrey Jellicoe, uno dei più grandi architetti paesaggisti del secolo scorso, e al Nuovo cimitero di San Cataldo, firmato da Aldo Rossi, primo italiano a vincere nel 1990 il premio Pritzke per l'architettura, e da Gianni Braghieri. Ultima tappa, il museo Casa natale Enzo Ferrari, realizzato negli anni 2000 dallo studio inglese Future System di Ian Kaplicky (con A. Morgante di Shiro Studio).
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