Si intitola “Intrecci di salice” l’appuntamento di domenica 13 maggio al Parco archeologico della Terramara di Montale, dedicato ad una tecnica che si tramanda da generazioni per realizzare cesti di diverse forme e dimensioni. Gli abitanti delle Terramare avevano a disposizione un’ampia varietà di piante per realizzare corde, reti e intrecci. Una delle piante più usate a questo scopo era il salice, dotato di rami lunghi, flessibili e resistenti. Il ritrovamento di resti di cesti durante gli scavi di diverse Terramare ha permesso di ricostruire l’intreccio e di riprodurlo sperimentalmente per la realizzazione di contenitori che si affiancavano, probabilmente con utilizzi diversi, a quelli in ceramica e legno.
Affiancano le dimostrazioni, a cura di Monia Barbieri, Giulia Mastrolorenzo e Maria Elena Righi, un laboratorio dedicato ai bambini, per creare originali cestini con intrecci di fibre vegetali (consigliato 6-13 anni) e un atelier per adulti di prove di intreccio con l’esperto (compreso nel costo del biglietto, su richiesta direttamente durante la visita).
Il Parco museo archeologico della Terramara di Montale, via Vandelli (Nuova Estense), apre al pubblico nelle domeniche e nei festivi dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30 (ultimi ingressi alle 11.45 e 17.30).
Ogni 45 minuti circa partono visite guidate per gruppi di massimo 50 persone
L’ingresso costa intero 7 euro, ridotto 5, gratuito fino a 5 e oltre 65 anni di età.
Il programma e le informazioni per organizzare la visita su www.parcomontale.it e anche sulla pagina facebook “parcomontale”; telefono 059 532020.
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