Servizi salva tempo e salva costi, per il benessere dei dipendenti e di cura per le famiglie, di sanità integrativa, di Smart working o Lavoro agile: sono le prestazioni che un’azienda può offrire ai propri dipendenti in diversi ambiti di “Welfare Aziendale”, indagati dalla prima indagine condotta in provincia di Modena sul tema.
I risultati saranno presentati giovedì 10 maggio alle 16 presso il Memo di viale J. Barozzi 172. All’incontro interverrà anche l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli. Il programma prevede interventi di Walter Sancassiani su obiettivi e attività della Rete Welfare Aziendale e di Loris Manicardi per presentare l’indagine su pratiche in corso e bisogni di welfare aziendale dei dipendenti.
Condotta nel mese di aprile, l’indagine ha riguardato 50 imprese di varie dimensioni rappresentative di 13 filiere produttive, per un totale di 470 dipendenti coinvolti.
L’evento apre un percorso di workshops che si svolgeranno nel corso dell’anno nell’ambito del progetto Rete Welfare Aziendale-Territoriale Modena, promosso dall’assessorato a Welfare e Coesione Sociale del Comune di Modena con il supporto tecnico di Focus Lab, in partnership con la Provincia di Modena. Il progetto è cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna e vede l’adesione di Camera di Commercio, Cna e Confesercenti.
Avviato a ottobre dello scorso anno, con incontri informativi e di confronto tra pratiche aziendali, Rete Welfare ha visto la partecipazione di 70 referenti di organizzazioni di diversi settori: imprese, reti di imprese e imprese sociali, associazioni imprenditoriali e sindacali, centri di formazione, associazioni di volontariato, Università di Modena e Reggio, Fondazioni. Per ulteriori informazioni sul progetto: www.comune.modena.it/welfare/welfare-aziendale.
L’indagine costituisce la base per individuare le priorità di servizi richiesti dai dipendenti in un’ottica di Welfare di Comunità o Territoriale che mira ad integrare il Welfare aziendale con quello pubblico. I numeri che saranno illustrati nel corso dell’incontro, sono quindi utili per conoscere meglio pratiche, percezioni, bisogni e implicazioni di fronte alle nuove sfide in ottica di Welfare di Comunità che può offrire nuove opportunità anche al Terzo Settore.
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