Sono circa 950 i cittadini coinvolti a Modena nel Controllo di Vicinato; 29 i gruppi formalmente costituiti, l’ultimo in ordine di tempo in zona San Marone, nato a seguito della presentazione avvenuta al Villaggio Zeta.
Durante l’incontro che si è svolto sabato 5 maggio al Comando di via Galilei, a fare il punto sul progetto, realizzato secondo quanto previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto con Prefettura e Forze dell'Ordine, è stata la vicecomandante della Polizia municipale di Modena Patrizia Gambarini, che si occupa personalmente di Polizia di prossimità e segue il Controllo di Vicinato anche partecipando a tutti gli incontri pubblici in cui viene presentato alla cittadinanza.
Dall’inizio dell’anno sono state sei le serate di presentazione effettuate e tre quelle già in programma (lo scorso anno ne erano state fatte una decina). Nel corso degli incontri promossi dall’Amministrazione comunale su richiesta di alcuni cittadini, vengono anche raccolte le disponibilità a svolgere il ruolo di coordinatori del gruppo che rappresentano l’anello di congiunzione con le Forze dell’Ordine. Il coordinatore si occupa infatti di raccogliere le segnalazioni dei membri del gruppo, in contatto tra loro tramite chat, di filtrarle e trasmetterle all’ispettore di zona con cui mantiene i contatti.
Un decina sinora gli incontri con i coordinatori dei gruppi avvenuti presso il Comando di Polizia Municipale a cui vanno sommati diversi altri sul territorio con gli ispettori di zona referenti per i coordinatori.
Ai cittadini coinvolti nel Controllo di Vicinato viene sostanzialmente chiesto di prestare maggiore attenzione a quanto accade, in modo da notare anomalie e mettere in atto semplici azioni di prevenzione al fine di ridurre il verificarsi di reati. Nella zona vengono anche installati cartelli che segnalano a chi si trova nei paraggi che la sua presenza non è inosservata e i vicini sono pronti a segnalare attività sospette.
Dall’inizio dell’anno si sono costituiti 15 nuovi gruppi di Controllo di Vicinato: quattro a Cittanova e via Corletto che complessivamente coinvolgono circa un centinaio di persone; un altro nuovo gruppo coinvolge i residenti di via Frosinone; un sesto si è formato a Torrenova; altri tre a Villaggio Giardino; uno in viale Gramsci, tre a Marzaglia, uno in via Salvo d’Acquisto e, l’ultimo, a San Marone.
I 15 gruppi nati in questi primi mesi si aggiungono ai 14 costituiti nel 2017: due a San Damaso; uno in via Tirelli (laterale di via Panni); uno in via Zannini (laterale via Emilia Ovest); quattro in diverse zone di Cognento, i primi a nascere a marzo dello scorso anno insieme al gruppo di via Zamenhof da cui più recentemente è nato il gruppo di via Stresa. Altri gruppi di CdV sono attivi in via Birmania interessando anche via India e stradello Tagliati; in via Marinetti; ai Torrazzi relativamente anche alle vie Uruguay, Perù, Cile e il gruppo Crocetta che interessa la zona Mari e S. Caterina.
Infine, ulteriori gruppi stanno costituendosi al Villaggio Zeta, a San Damaso e a San Donnino.
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