06/04/2018

VACCINI, “SALUTE DIRITTO INDIVIDUALE E DOVERE DELLA COLLETTIVITÀ”

L’assessora Urbelli ha risposto in Consiglio all’interrogazione di Fasano (Pd) sull’importanza della copertura vaccinale e sul contrasto a iniziative di disinformazione

“È giusto considerare la salute un diritto individuale ed è giusto che ci sia una libera scelta del cittadino, ma prima di tutto la salute è un dovere di tutta e per tutta la collettività”.

Lo ha detto l’assessora a Welfare e Sanità del Comune di Modena Giuliana Urbelli nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 5 aprile durante la risposta all’interrogazione, trasformata in interpellanza, di Tommaso Fasano (Pd) sul contrasto a iniziative di disinformazione sulle vaccinazioni e sull’importanza della copertura vaccinale.

Il consigliere ha richiamato la proiezione in un cinema di Modena a fine febbraio del documentario “Vaxxed”, che mette in discussione la sicurezza dei vaccini e la loro importanza per la prevenzione delle malattie infettive ed è “definito da numerose autorità scientifiche ed istituzionali come una produzione antiscientifica e di disinformazione”. Ha quindi chiesto “se il Comune di Modena abbia ricevuto dagli organizzatori della proiezione rassicurazioni riguardo ai potenziali rischi di disinformazione sanitaria e scientifica che potrebbero derivare dalla visione”, se la presentazione dell’iniziativa è stata “adeguatamente accompagnata da dati relativi alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini”, quale sia lo stato della copertura vaccinale nel Comune di Modena “e quali iniziative l’Amministrazione comunale intenda mettere in pratica per supportare le decisioni nazionali e regionali in termini di obbligatorietà vaccinale” e per promuovere “una cultura della prevenzione delle malattie infettive attraverso la pratica vaccinale, e allo stesso tempo contrastare la disinformazione in ambito educativo e scientifico”.

L’assessora ha fatto il quadro delle vaccinazioni offerte in età pediatrica 0-7 dalle Aziende sanitarie: “Dal 2017, l’attuazione della delibera di Giunta regionale inserisce a fianco delle vaccinazioni già previste anche una serie di offerte ulteriori: oltre al vaccino trivalente anche il meningococco B e il rotavirus a tutti i nuovi nati, il papilloma virus anche ai maschi e la varicella. La promozione delle vaccinazioni – ha spiegato – viene effettuata dalla pediatria di libera scelta, ma esistono anche altri canali informativi, come i corsi di preparazione al parto, l’invio di materiale in età pediatrica e le pagine istituzionali cartacee e web, oltre ai social media istituzionali. Con la legge 119 del 2017 sono state potenziate tutte le attività ambulatoriali vaccinali e le attività promozionali e, rispetto alla copertura vaccinale, possiamo portare ad esempio quella relativa al morbillo: nel 2016, nel distretto di Modena, la copertura è arrivata all'87 per cento mentre nel 2017 è risalita fino a quasi alla soglia del 90 per cento. Si tratta di un dato da tenere sotto controllo – ha aggiunto – perché ci sono state diverse morti per morbillo nel nostro Paese negli ultimi mesi”. Urbelli ha inoltre chiarito: “Come rappresentanti della sanità modenese riteniamo che siano immensi i benefici delle vaccinazioni negli anni nel mondo, ad esempio la scomparsa del vaiolo e della poliomelite, che sta tornando. La vaccinazione non è indotta da Big Pharma”, ha proseguito. “Per l’industria farmaceutica è molto più proficua la terapia rispetto alla prevenzione e dai vaccini non si traggono gli stessi margini che a volte si traggono dai film, ma la vaccinazione è raccomandata dall’epidemiologia e molti Paesi stanno introducendo (ad esempio la Gran Bretagna) o hanno già introdotto vaccinazioni obbligatorie”.

L’assessora ha quindi ricordato che la discussione sulla proiezione “risale ad alcune settimane fa, in piena campagna elettorale, ma si tratta prima di tutto di un tema medico-scientifico”. Urbelli ha ribadito quanto affermato dal sindaco a suo tempo sottolineando che “il Comune non ha avuto alcun contatto con gli organizzatori né ha autorizzato la proiezione, perché esiste la libertà di opinione e non rientra nelle competenze dell’Amministrazione né autorizzare né censurare iniziative private. Nel merito tuttavia – ha ribadito – riteniamo che i promotori della proiezione diffondano falsità antiscientifiche e con questa proiezione sollecitino comportamenti dannosi per la salute delle persone e in particolare dei più deboli. Quindi abbiamo colto con favore le manifestazioni di tanti cittadini, come di decine di operatori della sanità e di ordini professionali, che si sono mobilitati contro la proiezione di questo documentario e ringraziamo i professori dell’università di Modena che hanno firmato l'appello pubblicato sui quotidiani in risposta alla proiezione del film il 26 febbraio”. L’assessora ha inoltre ringraziato il presidente dell’Ordine dei medici Zennaro per aver evidenziato, in quei giorni, anche “la fake news apparsa su alcuni cartelloni affissi in città che denunciava 21.658 danneggiati da vaccini in 3 anni. La stessa organizzazione che ha esposto i manifesti – ha precisato – ha dovuto rettificare i giorni successivi sul suo sito, chiarendo di aver scritto una inesattezza: non si trattava di danneggiati ma di segnalazioni di sospette reazioni avverse”.

Citando Wikipedia, Urbelli ha infine richiamato chi è il regista e produttore del film proiettato in città: “Il dottor Wakefield è un ex chirurgo britannico conosciuto per una pubblicazione antiscientifica in cui sosteneva la correlazione - oggi smentita - tra il vaccino trivalente e la comparsa di autismo e malattie intestinali. Lo studio fu presto ritirato e si scoprì che il dottore era stato remunerato per alterare i risultati con l’obiettivo di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro alcune case farmaceutiche produttrici di vaccini e che aveva brevettato un sistema di vaccini separato per sostituire il trivalente. Le falsificazioni non furono subito individuate dal General medical Council britannico né da altri studi o articoli scientifici di case produttrici, ma solo dopo un’indagine giornalistica pubblica del Sunday times”.

Sul tema è intervenuto Vincenzo Walter Stella (Art.1 – Mdp – Per me Modena), che ha parlato di “tematica molto delicata e controversa che ha ripercussioni a livello nazionale e locale. La malainformazione rispetto all'efficacia dei vaccini – ha aggiunto – è un problema molto serio. Mi chiedo se l'agenzia preposta al controllo dei contenuti dei cartelli è tenuta a controllare anche la veridicità dei contenuti esposti. Non doveva essere fatto un controllo preventivo? Le politiche sull'incremento della vaccinazione sono nella direzione giusta – ha concluso – anche a tutela di chi non può vaccinarsi e non può godere di questa immunità”.

Nella replica, il consigliere Fasano ha ringraziato l’assessora “per le precisazioni sulla proiezione del film e sulla situazione vaccini” e il consigliere Stella “per l’attenzione sul tema. Ci siamo trovati a confrontarci con una questione paradigmatica – ha continuato – non si capisce da dove arrivi questo timore rispetto a pratiche che hanno consentito un miglioramento complessivo dello stato di salute. È stato sbagliato utilizzare questa questione per la campagna elettorale e la cosa migliore in un'Aula come questa – ha concluso – è essere uniti nel dire che vaccinarsi è una cosa che fa bene a tutti”.

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