Sono attualmente 142 i Minori stranieri non accompagnati, Msna, affidati al Comune di Modena dall’Autorità giudiziaria, 90 di loro hanno trovato accoglienza in comunità o in famiglie (come attraverso il progetto WelcHome) del territorio comunale, gli altri in strutture collocate fuori dal territorio comunale.
La normativa nazionale prevede che la tutela di questi ragazzi, che si trovano sul territorio nazionale privi di assistenza e di rappresentanza legale, sia affidata a un’autorità pubblica; a Modena il tutore istituzionale è per ora il sindaco che delega poi una funzionaria dei Servizi sociali, ma presto le cose potranno cambiare radicalmente. La legge prevede infatti una nuova figura, quella del tutore volontario, un cittadino privato che a titolo volontario e gratuito assume la rappresentanza legale del minore e fa tutto quanto le normative in materia attribuiscono al genitore.
Il tutore volontario implica i concetti di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva, sarà cioè un tutore non solo per la rappresentanza giuridica del minore, ma attento alla relazione con lui, interprete dei suoi bisogni e dei suoi problemi.
Per nominare e formare i tutori volontari devono essere stipulati accordi tra Tribunale per i minori e Garanti per l'infanzia e l'adolescenza e tra il Garante regionale e il Comune responsabile della tutela e della protezione dei minori.
L’amministrazione comunale modenese ha quindi predisposto uno specifico accordo triennale con la Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza, già approvato dalla Giunta nei giorni scorsi. Con l’accordo le parti si impegnano a promuovere la figura del tutore volontario nella più ampia rete di collaborazioni con altri soggetti istituzionali e del Terzo Settore e a collaborare alla realizzazione di un percorso formativo per aspiranti tutori volontari, così come previsto dalla Linee guida in attuazione della legge 47 del 2017 in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati.
“Aggiungiamo un ulteriore tassello – ha affermato l’assessora al Welfare e Coesione sociale Giuliana Urbelli - nella rete dei servizi di accoglienza rivolti ai Minori stranieri non accompagnati per sostenere un modello sempre più efficiente in una prospettiva di inclusione efficace e sostenibile”.
Azioni sul documento