Sarà il cuore tecnologico della città, consolidando e rendendo più efficiente la rete locale dell’Ict, andando a sostituire i Ced di enti pubblici e soggetti privati migliorandone qualità e sicurezza. E diventerà il punto di riferimento per la ricerca, sia nel campo della sicurezza informatica, con la sede della Cyber Security Academy, sia per ciò che riguarda l’Automotive, con il programma Masa (Modena automotive smart area).
Si tratta del Data Center Modena Innovation Hub che sorgerà nella zona vicina a PalaMadiba, scuole Marconi e Palazzina Pucci, nel cuore del quartiere dell’ex Mercato bestiame dove si sta realizzando il “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione”, il Programma di riqualificazione urbana e sicurezza dell'area nord della città. La struttura, inoltre, entrerà a far parte della rete dei Data Center regionali in corso di realizzazione.
In occasione dell’avvio della gara per la costruzione del nuovo edificio, intervento che ha un valore complessivo di 5,1 milioni di euro, il progetto è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il rettore di Unimore Angelo O. Andrisano, il presidente di CambiaMo spa Giorgio Razzoli, l’assessora alla Smart City Ludovica Carla Ferrari e il direttore generale del Comune Giuseppe Dieci.
Oltre a Comune e Università, hanno contribuito a sviluppare il progetto la Provincia di Modena, Fondazione Democenter e Lepida spa, società della Regione con i principali Comuni e Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna.
L’intervento per la realizzazione del Data Center è curato dalla società di trasformazione urbana CambiaMo spa, soggetto attuatore anche per gli altri lavori pubblici previsti nel Progetto Periferie che ha ottenuto un finanziamento dal Governo di 18 milioni di euro e che prevede investimenti complessivi, pubblici e privati, per circa 59 milioni di euro. CambiaMo spa ha già aggiudicato o ha in corso le procedure di gara per interventi dal valore di oltre 12 milioni di euro, circa il 50 per cento delle iniziative che il Comune ha affidato alla società lo scorso novembre.
Nell’area, infatti, oltre a essere stati avviati gli interventi del Portierato sociale e un primo bando per la riqualificazione del commercio (80 mila euro di contributi a 15 attività già presenti nel quartiere generando circa 200 mila euro di investimenti, già disponibile anche un secondo bando con altri 170 mila euro di contributi), si stanno svolgendo i lavori a Porta Nord e per la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra le vie Giovanni Pico della Mirandola e Manfredo Fanti, la Casa della Salute è già in corso di costruzione sulla strada che verrà intitolata a Rita Levi Montalcini, mentre si sta svolgendo la procedura di aggiudicazione della realizzazione della palazzina di Abitare sociale (valore dell’intervento 8,1 milioni di euro) ed è già stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della sede di Medicina dello sport nel complesso dell’R-Nord (un milione e 170 mila euro, con 800 mila euro dell’Asl). In programma anche gli altri interventi relativi alla mobilità (altre cinque rotatorie, la riqualificazione di via Canaletto e diverse piste ciclabili) e la realizzazione del prolungamento del sottopasso ferroviario da Porta Nord a piazza Dante.
In questo contesto Data Center Modena Innovation Hub non sarà solo un centro tecnologico, in grado di erogare servizi Ict ad alto valore aggiunto, garantire un miglioramento della capacità computazionale, servizi di “disaster recovery”, una più alta efficienza energetica, ma rappresenterà anche uno spazio per l’innovazione, il coworking e la contaminazione di idee tra i diversi soggetti che vi faranno riferimento, oltre a candidarsi come polo strategico nazionale Agid (Agenzia per l’Italia digitale).
Inoltre, sorgerà al centro della Modena automotive smart area, l’area del progetto Masa, circa un chilometro quadrato del quartiere dove verranno sviluppate e sperimentate le più moderne tecnologie in materia di smart city.
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