Il Regolamento per la definizione di calcolo e applicazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che, con decorrenza dall’1 ottobre 2017, recepisce le nuove norme regionali è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 5 aprile. Insieme al regolamento, illustrato in aula dall’assessora al Welfare Giuliana Urbelli, sono stati approvati anche due ordini del giorno presentati da Art1-Mdp-Per me Modena e Pd (quest’ultimo emendato su proposta del M5s) sul tema della rateizzazione dei maggiori importi arretrati per le famiglie nelle situazioni più critiche.
Approvata all’unanimità, la mozione di Art1-Mdp-Per me Modena, apprezza la rimodulazione del canone, che “tiene conto del disagio della fascia sociale più povera”, ma, come ha sottolineato Vincenzo Walter Stella nella presentazione, il “complesso e necessario lavoro di definizione dei nuovi canoni ha portato l’Amministrazione a superare la scadenza dell’1 ottobre generando così degli arretrati che non sono imputabili a mancanze degli inquilini”. L’ordine del giorno chiede quindi di valutare attentamente la questione degli arretrati per gli inquilini che vedrebbero un aumento del canone esaminando “la possibilità di non applicarlo o di sterilizzarne gli effetti o, se inevitabile per ragioni di legge, di rateizzarlo”.
Il documento del Pd, illustrato da Tommaso Fasano (approvato con il voto a favore di Pd, M5s, FI, CambiaModena e l’astensione di Art.1-Mdp-Per me Modena), invita la Giunta a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per perseguire la maggiore equità possibile nell’assegnazione delle abitazioni e nella determinazione del canone e a valutare, per quanto riguarda eventuali arretrati, “la fattibilità di una rateizzazione fino a 18 mesi per gli importi maggiori e le situazioni più critiche anche considerando la possibilità di un sostegno da parte del Comune nei limiti dei vincoli di bilancio”. Il documento è stato approvato dopo essere stato emendato su proposta del Movimento 5 stelle. Nell’emendamento si chiede che venga istituita una commissione per valutare l'impatto del Regolamento “tenendo in considerazione la proposta di maggiore progressività che era stata avanzata attraverso un emendamento alla delibera poi ritirato”.
Il consigliere Fasano ha commentato che la delibera “riafferma la centralità dell’Erp all’interno delle politiche abitative del Comune” e il Consiglio ha svolto un buon lavoro “realizzando un regolamento che punta sull’equità, soprattutto rispetto alla prima proposta della Regione oltremodo penalizzante per alcune fasce di inquilini, e alla maggiore progressività possibile. Un regolamento – ha proseguito – che rigetta gli aumenti eccessivi e riduce i canoni per le fasce più basse”.
Per Art.1-Mdp-Per me Modena Paolo Trande ha affermato che non è chiaro il perché la Regione “abbia sentito la necessità di aumentare i canoni di affitto, con una proposta ingiusta e insostenibile. Era molto più ragionevole tenerli invariati o magari diminuirli visto che la crisi per le fasce più deboli della popolazione non è ancora finita”. Per il consigliere, il Comune è riuscito a costruire una “proposta sostenibile che introduce elementi di equità e riesce a mantenere l’idea di un canone sociale il più basso possibile”. Sul pagamento degli arretrati, che “non dipendono dagli inquilini che quindi non dovrebbero pagarli”, è intervenuto in dichiarazione di voto Marco Cugusi che ha motivato l’astensione sull’ordine del giorno del Pd affermando che le opzioni primarie per risolvere il problema sono “non applicare le maggiorazioni dovute agli arretrati o, in subordine, sterilizzarne gli effetti. Solo in via residuale – ha sottolineato il consigliere – proponiamo la rateizzazione. Partire subito da lì non ci convince”.
Luca Fantoni, M5s, ha sottolineato l’importanza del tema, “vitale per tanti cittadini”, invitando a discutere ulteriormente, “una volta che avremo i dati a disposizione, della possibilità di applicare una maggiore progressività nella scontistica già prevista sui canoni in modo da poter fare insieme delle modifiche che migliorino il regolamento”.
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