Il Comune di Modena vuole potenziare l’offerta di posti residenziali in struttura per anziani non autosufficienti e per farlo, come deciso dal Consiglio comunale nelle scorse settimane, intende percorrere diverse strade: le nuove strutture potranno cioè essere realizzate su aree private o su aree pubbliche concesse in diritto di superficie.
In un caso come nell’altro le proposte dovranno essere coerenti con gli obiettivi di rigenerazione degli ambiti urbani, di privilegiare progetti volti a non consumare nuovo territorio e a investire invece su qualificazione e rigenerazione.
Come deliberato martedì 6 marzo dalla Giunta comunale con l’approvazione delle delibere presentate dalle assessore al Welfare Giuliana Urbelli e all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, nei prossimi giorni saranno pubblicati gli avvisi pubblici che consentiranno di far partire il percorso per incrementare l’offerta di posti per anziani non autosufficienti, una delle principali priorità del Comune nell’ambito delle politiche rivolte alla popolazione anziana.
Considerato anche il crescente numero di anziani, gli attuali 692 posti accreditati e i 291 in strutture private non coprono infatti il fabbisogno complessivo di assistenza residenziale che si stima di incrementare di ulteriori 230/300 posti, comprensivi dei 70 della Casa residenza per anziani Ramazzini.
Due dunque gli avvisi pubblici a cui i soggetti privati in possesso dei requisiti di qualità per l’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento potranno partecipare. Uno è relativo alla costituzione del diritto di superficie per 60 anni su aree pubbliche per la realizzazione di Case residenza per anziani (Cra).
Le aree interessate sono i lotti Madonnina e Windsor: il primo è un’area nel quartiere S.Faustino Madonnina Quattro Ville, raggiungibile da via Emilia Ovest attraverso via Amundsen o via Marco Polo fino all’intersezione con via Don P. Fiorenzi, circondata da numerosi servizi di interesse collettivo, ampie zone a parcheggio pubblico e distante meno di 300 metri dalle fermate del trasporto pubblico. Il lotto Windsor è un’area attualmente incolta, ubicata nel quartiere San Faustino, all’intersezione fra strada San Faustino e via Vittorio Padovani, in adiacenza a Windsor Park e nei pressi del parco Londrina, dotata di parcheggi, trasporto pubblico e verde attrezzato.
Il soggetto aggiudicatario del diritto di superficie dovrà garantire la sostituzione degli attuali 70 posti accreditati del Ramazzini quindi, se l’attuale gestore della struttura parteciperà all’avviso, vanterà il diritto della continuità dell’accreditamento e del contratto; le proposte saranno valutate anche in base all’offerta di posti aggiuntivi rispetto a quei 70.
Considerato il rilevante interesse pubblico e sociale, l’intervento sarà realizzato mediate ricorso a procedure semplificate, cioè attraverso il permesso di costruire in deroga rilasciato previa deliberazione del Consiglio comunale. Inoltre, il prezzo di stima potrà essere ridotto del 50 per cento (302 mila 500 euro per il lotto Madonnina e 284 mila per il lotto Windsor). Al termine dei 60 anni l’area ritornerà nelle disponibilità del Comune.
Il secondo avviso pubblico è invece finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse a realizzare case residenza per anziani su aree di proprietà privata, da attuare nel breve periodo e mediante il ricorso a procedure semplificate.
Potranno essere presentate proposte relative a immobili con destinazione D4 “Case di cura e ospedali” e in questo caso si potrà procedere con semplice permesso di costruire come previsto da Prg; oppure in aree comprese in zone F “attrezzature generali”, in aree G a servizi di interesse collettivo, in aree in zone territoriali D (ad eccezioni dei poli produttivi Modena nord, Torrazzi, via Emilia ovest) e in ampliamento a residenze per anziani già esistenti: in tutti questi casi si potrà procedere con variante di Poc ovvero attraverso permesso di costruire in deroga previa approvazione del Consiglio comunale.
Le proposte ammesse ad entrambi gli avvisi dovranno incentivare interventi incentrati sulla trasformazione e il recupero dell’edificato esistente dismesso investendo sul risparmio energetico e la sicurezza degli edifici e incentivare le attività che intendono investire in qualificazione e innovazione dell’offerta.
Le candidature saranno valutate in funzione della qualità della proposta come occasione di rigenerazione degli ambiti urbani; nell’ottica d’integrazione del servizio con l’esistente; della qualità progettuale volta a favorire accessibilità, funzionalità e strategie innovative per l’efficienza energetica e qualità ambientale; del crono programma dell’intervento.
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