Nell’area di 87 mila e 180 metri quadrati tra via Vaciglio, via Morane e strada Nuova Estense a Modena, che si trova accanto alla zona in cui è prevista la costruzione di 26 edifici con 550 alloggi, verrà realizzato un bosco urbano con oltre 8 mila piante, di cui 3.900 ad alto fusto, in continuità con l’area boschiva già esistente in via Tignale del Garda. Lo ha stabilito il Consiglio comunale approvando nella seduta di oggi, giovedì 1 febbraio, la delibera illustrata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli con la quale si decide di indirizzare la destinazione di quell’area, acquisita gratuitamente dal Comune in seguito all’Accordo stipulato nel 2011, a bosco urbano procedendo alla predisposizione di un progetto di forestazione.
In questo modo viene ribadita anche la volontà di non sfruttare l’ulteriore potenzialità edificatoria dell’area nella quale avrebbero potuto essere realizzati ulteriori 315 alloggi oppure strutture per attrezzature e servizi.
La delibera è stata approvata dai gruppi di maggioranza (Pd e Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista - Per me Modena, con l’astensione del consigliere Marco Chincarini); voto contrario di Movimento 5 Stelle e Idea Popolo e Libertà; astensione anche per Forza Italia, Cambiamodena ed Energie per l’Italia.
Approvata anche una mozione proposta dai due gruppi di maggioranza, e votata anche da Cambiamodena, per chiedere che venga individuato un nome per il bosco già nella fase di progetto tenendo conto dei criteri storici e territoriali. La mozione chiede anche, nell’ambito del percorso di condivisione del progetto, che sia promosso un concorso di idee tra le scuole del quartiere per raccogliere proposte di nomi da sottoporre alla commissione Toponomastica.
Si sono astenuti il Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Energie per l’Italia e Idea Popolo e Libertà.
L’obiettivo dell’iniziativa, è spiegato nella delibera, è quello di innalzare considerevolmente il valore ecologico del comparto, aumentandone “la biodiversità e la capacità di fornire servizi ecosistemici”. In particolare, i tecnici prevedono “un aumento rilevante della qualità e quantità degli habitat e della capacità di regolazione del microclima locale, in misura assai superiore a un’area edificata ma anche rispetto a un seminativo, come è attualmente presente”.
L’inserimento del bosco urbano in quella zona, inoltre, contribuisce a disegnare “la trama del paesaggio di margine, configurandosi quale connessione ecologica e percettiva tra il bosco urbano esistente e il territorio rurale”. In questo modo, conclude la delibera, si estende e si completa un sistema di verde che “penetra fino al centro storico senza soluzione di continuità, seppur mutando struttura, disegno e funzione”.
Un primo schema di progetto è già stato preso in esame dalla Giunta comunale. Il costo previsto è di 400 mila euro. Oltre a 3.900 piante ad alto fusto, ne sono previste altre 4.500 più piccole, a cespuglio. Le essenze adottate sono quelle classiche da forestazione e sono soprattutto autoctone.
Insieme alla piantumazione di alberi e siepi, è previsto anche un impianto di irrigazione di tipo aereo a spalliera bassa, realizzato in modo da supplire ai periodi sempre più frequenti di forte siccità estiva. L’irrigazione è prevista fino al completo sviluppo delle piante, in seguito rimarranno in ogni area pozzetti per irrigare manualmente all’occorrenza.
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